Arch Enemy
As The Stages Burn (DVD)

2017, Century Media
Symphonic Death Metal

Recensione di Marta Scamozzi - Pubblicata in data: 28/03/17

La solita travolgente energia che caratterizza gli Arch Enemy si amalgama con la piú suggestiva delle atmosfere: la platea sotto il cielo dell’ultima notte di Wacken 2016, davanti ad un palco infuocato, sul quale brucia una band capitanata da una carismatica ragazzina dai capelli blu. La moltitudine di spettatori concentrati davanti al Black Stage rende il concerto in chiusura a Wacken 2016 un evento ancora più titanico di ció che la sola voce di Alissa White Gutz lo renderebbe. Lo show cavalca l’onda del tour di promozione dell’album “War Enternal”, il primo registrato con l'incantevole Fata Turchina alla voce. Forte di una qualitá dell’audio e di una qualitá tecnica impeccabili, “As The Stage Burns” incanta facilmente ogni categoria di spettatore.

 

L’atmosfera che catatterizza il DVD, di cui abbiamo discusso anche con Sharlee D'Angelo (clicca qui per l'intervista) è creata dall’intensa “Khaos Overture” in apertura. Lo show è dominato dalla musica eclettica degli Arch Enemy: un death metal estremamente melodico che tende piú di una mano al rock e al metal. Un’esempio di questa eterogeneitá di generi musicali è l’immensa “Ravenous”, seguita da un’incredibile versione di “Stolen Life” in cui risalta egregiamente l’ecletticitá della voce di Alissa. Una delle esibizioni piú intense dell’album si evince sicuramente nella successiva “My Apocalypse”, con quel suo dolce intermezzo acustico sormontato dalla voce della cantante in versione pulita. Il tutto è accompagnato dai cori di una folla incantata.

 

“As The Stage Burns” è una perfetta esemplificazione di quello che sono gli Arch Enemy post Angela Gossow: una band coinvolgente e ringiovanita, che incendia la platea con una rinnovata energia. Sotto il palco di Wacken riunisce ogni genere di fan della musica rock e metal, ricordando ancora una volta che ridursi a definire la musica degli Arch Enemy con qualche sottogenere del metal estremo sarebbe estremamente riduttivo. 





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