Temperance
Limitless

2015, Scarlet Records
Power Metal

Un gioielllo scritto, interpretato e prodotto alla perfezione
Recensione di Marco Ferrari - Pubblicata in data: 26/03/15

Confermarsi dopo un debutto coi fiocchi è sempre uno dei più grossi problemi per una band emergente. Il rischio di bruciare quanto di buono fatto è sempre dietro l’angolo e con lui anche il pericolo di finire fin troppo presto nel dimenticatoio. Fortunatamente in Italia sta fiorendo una band talmente solida da non dover temere il percorso tortuoso che aspetta ogni giovane band. I Tempeance ci hanno già impressionato un anno fa con l’omonimo debut album che sorprendeva per freschezza compositiva e idee.
 
 
Bene, ora prendete tutte le buone impressioni di “Temperance”, elevatele alla potenza, aggiungete una produzione di livello mondiale e avrete tra le mani il nuovo “Limitless”.
Rispetto al precedente lavoro i nostri lasciano volare libera la fantasia e raggiungono un nuovo livello di songwriting. Laddove un anno fa accennavano a sperimentazioni, ora i Temperance le affrontano senza porsi limiti, riuscendo a dare alla luce un lavoro che sorprende per forza e melodia. Partendo dal coro di voci bianche che apre “Oblivion” si apre oltre un’ora di musica dove un songwriting potente e curatissimo si mescola alla tipica melodicità italiana in maniera convincente. Il punto di forza del disco risiede nella sua grande variabilità. Si passa, difatti, da passaggi aggressivi in growl, fino a quelli più marcatamente power, senza però dimenticare digressioni AOR che donano al tutto freschezza e una costante sorpresa nell’ascolto. Merito anche della brava Chiara Tricarico alla voce che, messa da parte la timidezza del primo disco, toglie la maschera ed esprime tutta la sua invidiabile flessibilità interpretativa che le permette di passare da registri classici, al metal ed al pop con naturale semplicità.
Il disco è ricchissimo di sfumature e cambiamenti stilisti senza però perdere coerenza nel suo complesso. Dai passaggi quasi pop di “Stay”, sino alle digressioni metal più estreme il tutto suona convincente ed integrato.
Il lavoro di produzione è senza dubbio di altissima qualità ed esalta al meglio il grande comparto ritmico di cui gode la band. 
 
 
Con Limitless i Temperance ci regalano un gioiello di rara bellezza, scritto, prodotto ed interpretato alla perfezione. 




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool