Led Zeppelin ‘71 – La Notte Del Vigorelli
Il libro edito da Tsunami Edizioni racconta i retroscena dell'unica ed ultima volta dei Led Zeppelin in Italia


Articolo a cura di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 13/01/15
Pensate a un mondo senza i Led Zeppelin, un posto dove la musica non sarebbe quella che oggi è. Un luogo che non potrebbe di contemplare migliaia di gruppi che oggi fanno sognare milioni di persone di quel bene primario chiamato Rock, sopravvissuto alle mutazioni imposte dal tempo. Beh, quel mondo esiste e si chiama Italia.

Italia è una parola che non va mai pronunciata in mia presenza, mi fa venire voglia di litigare, o un esaurimento nervoso
(Jimmy Page)

ledzeppelin_vigorelli_005 luglio 1971, ore 22:40, in anticipo sulla tabella di marcia i Led Zeppelin salgono sul palco del Velodromo Vigorelli di Milano in qualità di super ospiti della decima edizione del Cantagiro. “L’atmosfera era troppo agitata, così abbiamo detto: Vaffanculo non staremo qui ad aspettare tutta la notte per voi italiani del cazzo in mezzo a questo cazzo di casino. Vaffanculo, noi cominciamo quando abbiamo voglia!”.
Quella fu la prima e l’ultima volta che il gruppo più importante della storia del Rock suonava nel nostro Paese, 26 minuti da comparse in un teatro di guerriglia urbana. Ciò che è successo prima, durante e dopo quella notte lo scoprirete leggendo Led Zeppelin ’71 – La Notte Del Vigorelli”, il nuovo libro di Giovanni Rossi, colonna portante dell’attivissima casa editrice Tsunami Edizioni di cui tanto abbiamo parlato negli ultimi mesi.
 
Quel matto di Redaelli, patron del Cantagiro, pensava in grandissimo. In altre città c’erano stati Sam & Dave, Ike & Tina Turner, Donovan. Per la data del Vigorelli di Milano c’erano i Led Zeppelin. Che Cazzo centravano? (Gianni Morandi)

Il libro è una ricostruzione molto ben riuscita dell’Italia anni Sessanta/Settanta, con numerosi aneddoti e testimonianze di come la Politica sia riuscita in qualche modo ad infiltrarsi in un territorio sacro come quello della Musica e di come la rivoluzione giovanile abbia assunto un ruolo preponderante. Non aspettatevi un lavoro totalmente incentrato sulla band anzi, l’abilità dell’autore sta nel raccontare scrupolosamente fatti e avvenimenti che ci accompagneranno (per oltre 200 pagine) sino al capitolo principe, intitolato “Battle Of Evermore: Lotta Continua”, dove tutto convergerà in una battaglia che ha segnato la storia del nostro Paese e quella dei Led Zeppelin. Una battaglia che ci sarebbe stata in ogni caso.

“Led Zeppelin ‘71 – La Notte Del Vigorelli” è scritto da un vero professionista, pertanto scorrevole, forbito al punto giusto e interessante quanto basta per giustificare i quindici euro richiesti per l’acquisto.

Ci si trovava ai lati dell’entrata dei Palasport. A Reggio Emilia per King Crimson, a Udine per Traffic, a Milano per Emerson, Lake & Palmer, a Vicenza per West Bruce e Laing, a Roma per Cat Stevens. E si sfondava. La musica era un diritto e noi ce lo prendevamo. Ovunque fosse il concerto.


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