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Kissin’ Dynamite – Not The End Of The Road

I tedeschi Kissin’ Dynamite tagliano il traguardo del settimo album ed ormai i 15 anni di attività. La band, capitanata dal talentuoso cantante Hannes Braun ha saputo muovere sempre i passi giusti sin dagli esordi, sia musicalmente che a livello di attività live. A 4 anni di distanza dal precedente “Ecstasy”, che aveva confermato e ribadito il costante percorso di crescita e di popolarità della band, freschi di contratto con Napalm Records, i Kissin’ Dynamite sono smaniosi di cominciare con il piede giusto questo 2022 con il nuovo “Not The End Of The Road”.

L’iniziale title track si apre positiva ed ariosa, con un chorus diretto ed accattivante che rimane inchiodato in testa già dal primo ascolto. La successiva “What Goes Up” sottolinea l’anima più rock della band, viaggiando tra strofe più cupe e suadenti ed un ritornello più libero e coinvolgente, in un bellissimo contrasto di suoni. Scanzonata e scatenata, tra velocità e riff taglienti, è invece “Only the Dead”.

L’album scorre in maniera piacevole anche quando i ritmi si abbassano ed il gruppo tedesco mostra il suo lato più melodico, come nella dolce “Good Life”, splendida rock ballad impreziosita da numerosi guest, dai Saltatio Mortis con Alea, Guernica Mancini sino all’ex Delain Charlotte Wessels, o nell’ emozionante “Coming Home”, già pronta a diventare un nuovo inno live per la band. “Gone For Good” è invece una carezza romantica, capace di far sognare, con voce e chitarra acustica in primo piano. Perfetti intrecci di heavy e melodia si sviluppano in “All For a Halleluja” ed in “Defeat It”, mentre gli anni 80′, spesso fonte di ispirazione per il gruppo, risaltano con prepotenza in altre potenziali hit radiofoniche quali “Voodoo Spell”, “Yoko Ono” o nella power-heavy song “No One Dies A Virgin”. L’album si conclude in maniera dolce e sognante con un’altra ballad significativa, dal titolo “Scars”.

L’ottima produzione ed il mix dello stesso cantante Hannes Braun, ed il tocco di Jacob Hansen che ha completato il mastering con la solita ed impeccabile garanzia di qualità, rendono il suono preciso, pulito e diretto per un sound che colpisce dritto e deciso. Le dodici tracce di “Not The End Of The Road” scorrono che è un piacere, per un ascolto senza pause, coinvolgente e a tratti entusiasmante. Il gruppo si conferma ancora una volta capace di sfornare ottime hit dirette ed immediate, dimostrando un miglioramento costante e tangibile anche tra le varie sfumature del loro sound. Una matrice hard rock che si tinge a volte di parti più lente e melodiche, spaziando anche nei territori più selvaggi dell’heavy e del power.

Si percepisce chiaramente una sicurezza dei propri mezzi tipica di una band che ha maturato una notevole esperienza compositiva e che soprattutto si diverte e si identifica nella propria proposta musicale, certo, senza inventare nulla, ma attualizzando e modernizzando anche tutti i riferimenti di un certo sound figlio degli anni ’80. Una band  che sa dove è riuscita ad arrivare, ma soprattutto sa dove vuole andare, per una strada ancora lunga, che, come dice proprio il titolo, non è assolutamente giunta alla fine.

Tracklist

01. Not the End of the Road
02. What Goes Up
03. Only the Dead
04. Good Life (feat. Saltatio Mortis/Alea, Guernica Mancini & Charlotte Wessels)
05. Yoko Ono
06. Coming Home
07. All for a Halleluja
08. No One Dies a Virgin
09. Gone for Good
10. Defeat It
11. Voodoo Spell
12. Scars

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