The Ocean (Robin Staps)
Finalmente possiamo proporvi l'intervista fatta a Robin Staps, leader dei The Ocean, principale autore di due album che hanno segnato fortemente il 2010: il capolavoro "Heliocentric" e il meno riuscito "Anthropocentric". Buona lettura.
Articolo a cura di Stefano Risso - Pubblicata in data: 18/01/11

Ciao Robin, grazie per essere coi noi su SpazioRock. Come va?

A parte la confusione dei giorni di Natale, sto bene, cerco di non farmi coinvolgere troppo...

Non c'è dubbio che “Heliocentric” e “Anthropocentric” sono stati due degli album più importanti dell'anno (l'intervista si è svolta via mail a fine 2010. Ndr.). Potresti spiegarci quando hai cominciato a pensare per questi due dischi?

Ho scritto tutto il materiale per “Heliocentric” nell'estate del 2008, in un breve periodo di poche settimane. Nel frattempo, Anche Jona (Nido, chitarra. Ndr.) aveva scritto delle canzoni che ritenevo buone ma che non si sposassero col mio materiale, o almeno questo è quello che ho pensato allora. Quindi abbiamo deciso dall'inizio di fare un doppio album. In seguito ho scritto molto materiale e quando siamo entrati in studio per cominciare le registrazioni, il 90% del materiale per entrambi gli album era scritto, quindi abbiamo registrato gli strumenti per entrambi i lavori in un'unica grande session nell'estate e nell'autunno del 2009. Una volta fatto, ci siamo concentrati su “Heliocentric”, abbiamo registrato le voci per quel disco, lo abbiamo mixato, masterizzato, e abbiamo messo in attesa il materiale di “Anthropocentric” fino a giugno del 2010. In questo modo ci siamo presi una pausa dopo questa maratona in studio. Ma la base del materiale per “Anthropocentric” non è cambiata, è stato scritto tutto insieme ad “Heliocentric”, con l'unica eccezione delle prime due canzoni... Quest'anno siamo ritornati a registrare le vocals per “Anthropocentric”. È stato bellissimo, io e Loic (Rossetti, voce. Ndr.) siamo andati in una casa sperduta in Spagna per due settimane e in pratica non abbiamo fatto altro che scrivere i testi, nuotare nell'oceano, bere whiskey e registrare tutta la notte sino alle prime ore del mattino. Abbiamo costruito una cabina per la voce in una stanza con materassi e cuscini, abbiamo portato alcuni buoni preamplificatori e microfoni ed è stata una session molto buona. Loic ha dato molti più imput rispetto all'ultima volta, questa volta era più a suo agio perché ormai è nella band da un po' e la sua voca a guadagnato in profondità e potenza in questi anni di tour. Tutto è stato molto agevole e comodo.

Sin dall'inizio i The Ocean sono stati un collettivo, ma questa volta assomigliano di più a una vera band. Continuerete così anche in futuro?

Si, assolutamente. Non c'è ragione per cambiare le persone quando hai trovato quelle giuste. All'inizio eravamo  organizzati più come un collettivo che come una band, quindi ci sono stati molti arrivi e partenze nei primi anni. Abbiamo avuto anche molti musicisti classici per un po', prima che lasciassero per altri progetti... Alcuni membri del nucleo della line-up hanno suonato alcuni tour con noi, ma poi hanno deciso di avere dei bambini, o perseguire una carriera, o che le dure condizioni di un tour di una punk rock band non erano fatte per loro e hanno lasciato... Ma in questi giorni la line-up è davvero stabile e solida. Tranne che per il nostro cantante Loic, che si è unito alla band dopo una lunga ricerca nel 2009, sto suonando con le stesse persone da tre anni. Ho finalmente trovato i musicisti e le persone che avevo cercato per tanto tempo, mi fido di loro al 100% e questo è come se fosse una line up definitiva per la band.


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Puoi spiegarci le ragioni della scelta per i due concept di “Heliocentric” e “Anthropocentric”?

Ho vissuto ospite di una famiglia negli USA all'età di 16/17 anni, e la mia “host sister” era uan convinta battista creazionista. Mi ricordo quanto fu scomoda la nostra prima discussione e col passare delle settimane, diventando in qualche modo più intimi, divenne sempre più passionale e aggressiva. Voleva convincermi che i dinosauri non erano mai esistiti e che alcuni scienziati pazzi posseduti dal demonio era stati incaricati di una missione segreta, di lasciare le loro ossa nel deserto in modo da ingannare le persone a credere nella storia dei dinosauri... Lei continuava a credere in questa grande teoria della cospirazione e mi colpiva molto come una persona così giovane (aveva la mia stessa età) potesse essere così perdutamente indottrinata e nel torto, per colpa di idee che apparentemente non erano sue... Questo è il modo con cui fui esposto per la prima volta alla materia in questione, poi ho studiato filosofia. Sono sempre stato interessato alle questioni religiose e alle risposte filosofiche a queste domande...

“Anthropocentric” è stato ritardato, ma verrà pubblicato molto presto... (L'intervista via mail è stata spedita i primi giorni di novembre, le risposte sono arrivate negli ultimi giorni di dicembre. Ndr.) Quando l'ascoltai per la prima volta rimasi molto sorpreso. Mi aspettavo una seconda parte “pesante” dopo “Heliocentric”, vicino a lavori come “Aeolian” o “Hadean/Archaean”, ma anche questa volta avete fatto qualcosa di nuovo...

Cerchiamo sempre di mantenere alto l'interesse per noi e per il nostro pubblico. Noi non siamo il tipo di band che trova una formula per il proprio sound e mantiene la stessa formula per i successivi dieci album, solo perché funziona... Non abbiamo mai concepito i The Ocean semplicemente una metal band, siamo sempre stati aperti a qualsiasi direzione. Facciamo quello che riteniamo giusto, non importa se ci siano attacchi di basso e muri di chitarre, o parti elettroniche con voci femminili... Credo che ci sia un terreno comune in ogni nostra canzone, una sorta di filo rosso che attraversa tutti i nostri album, sia i momenti più pacati che le canzoni più pesanti: è difficile stabilire esattamente cosa sia; una certa atmosfera, un certo modo per trattare le dinamiche, una certa progressione, ecc... E penso che i nostri fans vedano questo terreno comune anche in tracce stilisticamente differenti come “For He That Wavereth” e “She Was The Universe”...


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Credo che le due “parole chiave” per “Heliocentric” potevano essere atmosfera e voce. Secondo te quali potrebbero essere le “parole chiave” per “Anthropocentric”?

Non sono un amante nel cercare di racchiudere i contenuti di un album in poche parole chiave.

Una delle caratteristiche più suggestive dei The Ocean sono gli artwork dei vostri album. Chi stabilisce come dovranno essere?

Io, in collaborazione con l'artista Martin Kvamme, che è stato il disegnatore degli artwork dei nostri quattro album.

Dopo tutti questi ottimi album, come definiresti la tua musica al di là dei generi?

Di solito lascio queste cose ai giornalisti, non sono bravo a descrivere la musica con le parole. Noi non cerchiamo di appartenere a un genere, facciamo quello che riteniamo sia giusto, non ci interessa se suoni metal, hardcore, “post-qualunque cosa”, o musica classica.

Abbiamo tutti letto del furto che avete subito in Spagna e il vostro appello di aiuto ai fan. È così difficile continuare a suonare musica solo con le vendite dei dischi?

A essere onesto, non conosco nessuna band che faccia soldi con le vendite dei dischi, eccetto band come gli Iron Maiden. Suonare in un tour di supporto dove paghi 200€ a notte, senza prenotazioni per gli alloggi, è dura quando lo fai per due mesi. Dobbiamo tutti cavarcela col nostro lavoro per permettercelo. Questi ragazzi ci hanno rubato 6,000€, che era tutto il nostro incasso, esente di tasse, dell'intero tour coi Dillinger Escape Plan, trentatré concerti. Per pochi giorni non eravamo certi di poter continuare il tour, e abbiamo preso in considerazione l'idea di abbandonarlo. Alla fine abbiamo deciso di continuare, sperando in un aiuto nelle persone e fortunatamente, un sacco di gente ci ha aiutato donandoci del denaro.

Grazie Robin per il tuo tempo, puoi lasciare un messaggio per i lettori e per i tuoi fan.

Un saluto a tutte le persone che sono venute a vederci recentemente in Italia con gli Anathema, venite a trovarci la prossima volta che suoneremo live!




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