Black Stone Cherry (Ben Wells)
SpazioRock ha intervistato Ben Wells, chitarrista dei Black Stone Cherry. La band del Kentucky ha pubblicato da poco il suo terzo album "Between The Devil And The Deep Blue Sea" e sta decisamente espandendo la propria schiera di fan in giro per il mondo. Buona lettura!
Articolo a cura di Daniele Carlucci - Pubblicata in data: 27/07/11

Domande a cura di Daniele Carlucci e Marco Somma.

 

Ciao Ben!

Ciao, come va?

Bene grazie, e tu?

Alla grande, grazie!

Sono Daniele, sono contento di sentirti.

Grazie.

Dove ti trovi in questo momento?


Sono a casa.

Kentucky!

Sì.

Wow, non ci sono mai stato, ma mi piacerebbe molto. Spero di andarci presto!

Fantastico.

Sei mai stato in Italia come turista, non mentre ti trovavi in tour?

Siamo stati là un paio di volte, ma solo una toccata e fuga, solo per suonare velocemente e andare. E mi è piaciuta.

Ok, bene, innanzi tutto benvenuto su SpazioRock.


Grazie!

Ti va di parlarci del nuovo album "Between The Devil And The Deep Blue Sea"? Da dove arriva questo titolo?

E' una metafora che veniva usata sulle navi moltissimi anni fa e significa trovarsi in mezzo a due difficili situazioni. Abbiamo scelto questo titolo perchè ci siamo presi un anno per scrivere e registrare questo album, sembrava come se passassimo tutto il tempo cercando di accontentare in un colpo solo così tanta gente. Così da qualsiasi parte ci girassimo c'era sempre qualcos'altro, un altro ostacolo che dovevamo superare. Abbiamo pensato fosse un titolo molto calzante e veritiero per fare l'album.

Questo è il primo album che registrare al di fuori del Kentucky, non è così?

Sì, lo è.

Come mai e cosa è cambiato in confronto agli album precedenti?

Quali sono le differenze nell'album? Volevamo davvero andare da qualche parte, il produttore dell'album vive in California, il suo nome è Howard Benson, è di Los Angeles. Volevamo andare in qualche posto dove potevamo essere un po' fuori dalla nostra zona di comfort, così da poterci concentrare solamente sul fare un grande album. E senza avere troppe distrazioni esterne. Perciò innanzi tutto è stato un bene andare a Los Angeles  per fare questo e... sai, penso che ciò abbia reso l'album molto solido perchè noi quattro della band eravamo là. Eravamo là solamente per fare un album, niente di più, e penso suoni in questo modo: molto deciso.

bsc_ben_wells_2011_1breakOk, e com'è stato lavorare con Howard Benson? Vi ha lasciato totalmente liberi di creare?


E' stato grandioso lavorare con Howard. Non ha voluto cambiare il sound della band, non ha voluto cambiare nulla che ci potesse turbare. Tutto ciò che ha fatto sono state un paio di idee per le melodie o un paio di arrangiamenti qua e là, ma, sai, se c'era una sua idea o qualcosa che non ci piaceva era molto carino con noi. Lavorare con lui è stato eccezionale.

Se non sbaglio celebrate questo mese il vostro decimo anniversario (l'intervista si è svolta telefonicamente nel mese di giugno, n.d.r.)...  


Sì, è stato il 4 di giugno.

Complimenti perchè è un grande risultato.


Grazie!

Bene, pensate di celebrare l'avvenimento con qualcosa di speciale?

No, in realtà eravamo in Germania in un parcheggio da qualche parte. Era il nostro giorno libero on the road ed era tutto ciò che avevamo da fare.

Quali influenze consideri rilevanti nella vostra musica?


Ovviamente c'è molto blues, molto southern rock, country, grunge degli anni '90. Penso... sai, la mia prima lezione è stata che non volevamo suonare come nessun altro in particolare. Abbiamo solamente avuto molte influenze che in qualche modo abbiamo accumulato e poi ci siamo creati il nostro sound personale, credo.

Ok, e quali sono i tuoi chitarristi preferiti?

Alcuni dei miei preferiti sono Joe Perry degli Aerosmith, Brian Setzer, Rickey Medlocke dei Lynyrd Skynyrd, ovviamente Hendrix. Sai, ci sono molti stili chitarristici differenti e mi piace davvero ascoltarli tutti.

La vostra performance acustica la 95 Wiil Rock è stata fantastica. Avete in serbo qualcos'altro del genere?


Non puoi mai saperlo. Potremmo tirare fuori dal nostro cilindro qualcos'altro come quello. Non si sa mai.

I Black Stone Cherry hanno in qualche modo seguito le orme dei loro padri: loro hanno avuto a che fare con la musica in modi diversi. Fino a che punto ciò è stato importante per la vostra carriera musicale?

Ha avuto una grande influenza nel darci un'idea di cosa fosse l'industria musicale. Sai, noi abbiamo imparato molto da tutta la mia famiglia, è stato grandioso avere il vantaggio di sapere dove andare e dove no. Sai, siamo molto fortunati ad avere ciò.

 

bsc_ben_wells_2011_2break

I testi dei Black Stone Cherry parlano di parecchi argomenti molto seri. Ad esempio la guerra e la solitudine in "Lonely Train". Ci sono tematiche importanti che caratterizzano "Between The Devil And The Deep Blue Sea"?

Ci sono temi che sono presi da esperienze personali. Storie che viviamo mentre siamo in tour, storie locali in cui ci siamo trovati. Sai, volevamo semplicemente scrivere canzoni con cui la gente potesse relazionarsi, per la maggior parte. E noi volevamo comunicare messaggi forti. Se sono messaggi profondi, politici, di relazioni, qualsiasi cosa riguardino, vogliamo solo raccontarli a qualcuno.

Siete pronti per il tour estivo?


Siamo pronti, siamo pronti per partire. Non vediamo l'ora.

Bene, ci vediamo qui in Italia a novembre!


Sì!

E' tutto, grazie per il tuo tempo.


Grazie mille.

E' satto un piacere, ora se vuoi puoi lasciare un messaggio a tutti i tuoi fan e ai nostri lettori.


Grazie mille per supportare i Black Stone Cherry, lo apprezziamo davvero molto. Non vediamo l'ora di venire in Italia per vedervi tutti.

 




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