Skid Row (Rachel Bolan)
Rachel Bolan, storico bassista e autore dei giganti del metal Skid Row, risponde alle domande di SpazioRock dopo anni movimentati per la band, a seguito di frequenti cambi di line-up e in vista dell'ultimo capitolo della trilogia di "United World Rebellion". Non perdeteveli questa sera al Druso di Bergamo.
Articolo a cura di Marilena Ferranti - Pubblicata in data: 21/05/18

Traduzione a cura di Valerio Cesarini

 

Ciao ragazzi e benvenuti ai microfoni di Spaziorock! Molte cose sono cambiate per voi negli ultimi dieci anni: avete allontanato Solinger nell'aprile 2015, poche ore prima di annunciare Tony Harnell, ex TNT, come suo sostituto. Otto mesi dopo, Harnell se n'è andato per essere sostituito da ZP Theart, già frontman di altri progetti, uno su tutti i Dragonforce. Siete finalmente soddisfatti dell'attuale situazione? Cosa è cambiato nei vostri equilibri interni?

 

Ciao, in realtà non potremmo essere più felici di come le cose stanno andando! Tutto accade per una ragione. Ci sono stati alti e bassi con i cantanti precedenti, ma ZP ha portato nuova vita ai Skid Row. Grande cantante, grande frontman e soprattutto grande persona.

 

Voi siete del New Jersey, ma vi siete tutti spostati e ora la vostra base è a Nashville, città ben nota per la fervida scena musicale, non a caso chiamata la "capitale dei cantautori" nel mondo.
E' effettivamente un luogo che ispira i musicisti? Cosa vi piace di più di Nashville?

 

Personalmente mi sono trasferito a Nashville un po' di anni fa. E' diventata la base della band perchè in qualche modo si trova in una posizione centrale. Per quanto mi riguarda, è stato un passo di cui, da autore, sono molto contento. C'è effettivamente un'atmosfera molto creativa, e una scena rock veramente viva. Mi fa piacere scrivere con altri autori, e in generale la gente è molto amichevole.

 

Parlando di origini: Sayreville e New Jersey. Qual era, lì in città, il vostro palco dei sogni nel 1986, quando gli Skid Row sono nati?

 

C'era un bar a Seaside, New Jersey, che si chiamava Chatterbox. Era lì da molto prima che io nascessi; era nato come piano bar ed era frequentato da moltissimi soldati e marinai.
E' poi diventato un rock bar che pian piano ha rappresentato il palco principale per vedere grosse band regionali e nazionali. Da ragazzo non vedevo l'ora di poter suonare lì!

 

Ed invece qual è il tuo palco dei sogni oggi? Forse uno degli splendidi palchi italiani?

 

Ci sono così tanti luoghi dove adoriamo suonare che ormai sarebbe impossibile nominarli tutti.

 

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Nella (per ora) trilogia di "United World Rebellion" sembrate voler veicolare un messaggio forte: fai la cosa giusta, fai ciò in cui credi, e afferma la tua individualità in un gruppo. E' il tuo mantra di vita?

 

Direi che lo è. Non aver paura di essere strano. Va benissimo. Se in te stesso non ci credi tu, non lo farà nessuno.

 

"United World Rebellion: Chapter one" è uscito nel 2013 ed è stato il primo EP della band dal 1995. "Rise Of The Damnation Army - United World Rebellion: Chapter Two" è uscito poi nel 2014 mentre "United World Rebellion: Chapter Three", inizialmente previsto per il 2015, è stato rinviato al 2016 dopo la dipartita di Solinger dal gruppo. Il terzo EP è previsto per il 2018: cosa ci potete anticipare a proposito? I fan non vedono l'ora!

 

In realtà lo vediamo più per il 2019. Sarà un full-length e sarà prodotto da Michael Wagener.
Sarà tutto ciò che ti aspetteresti dagli Skid Row, e non aspettiamo altro che cominciare a produrlo.

 

Possiamo aspettarci di ascoltare l'intera trilogia dal vivo?

 

Il pensiero ci ha toccato.

 

E, ancora per quanto riguarda gli spettacoli dal vivo, qual è la canzone che meglio rappresenta l'attuale lineup degli Skid Row?

 

Ogni canzone che suoniamo!

 

Grazie per il tuo tempo e le tue risposte, c'è un messaggio che vuoi lasciare ai fan italiani e ai lettori di SpazioRock?

 

Siamo davvero contenti di tornare in Italia e suonare per voi. Abbiamo sempre amato il vostro Paese... e grazie per il vostro infinito supporto.




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