Children Of Bodom - Halo Of Blood Tour
08/11/13 - Live Music Club, Trezzo sull'Adda (MI)


Articolo a cura di SpazioRock

Articolo a cura di Diego Pinton

 

Molti fan aspettavano con trepidazione questo concerto e, con un clima che si avvicina molto allo stato d'animo del loro ultimo album, i Children Of Bodom tornano in Italia, accompagnati dai Medeia e dai Decapitated. Questa è la loro prima volta in una location come quella di Trezzo sull'Adda ma, come già accennato nelle loro interviste dei mesi scorsi, gli scandinavi confidano molto nell'appoggio della loro Hate Crew italiana, considerata una fra le più rumorose e sfrenate che possano esistere.

I primi a salire sul palco per scaldare un Live Club gremito di persone sono i Medeia, capitanati dal cantante Keijo Niinimaa, il quale non perde tempo e dà inizio alle danze con canzoni tratte dal loro ultimo album “Iconoclastic”. I ritmi della band sono pesanti e ben definiti ed è impossibile tenere a freno la testa delle prime file, le quali accompagnano le canzoni con un continuo headbanging. Verso la fine della loro esibizione, il cantante ed il chitarrista scendono dal palco con i loro strumenti nel bel mezzo dell’esecuzione, avvicinandosi alla transenna e coinvolgendo ed incitando il pubblico presente.

È ora il turno dei Decapitated, non certo dei novellini nel settore: sin dal breve soundcheck deliziano i presenti immergendoli nel passato con l'esecuzione delle prime battute di una canzone che nessuno non può conoscere, ovvero “Walk” dei Pantera, scatenando le urla generali del pubblico, per poi uscire e lasciar spazio alla vera e propria intro. Al rientro Rafał ed i suoi richiamano subito l'attenzione dei presenti urlandogli contro, ricevendo di conseguenza le attenzioni meritate. La loro esibizione inizia con “Pest”, tratta dall'album “Carnival Is Forever” del 2011, la quale colpisce il pubblico con la durezza e la cattiveria che li contraddistingue. L'esecuzione delle loro canzoni è veloce e molto tecnica, mix che ha portato la temperatura del Live Club a livelli davvero alti. Affidano la loro uscita dal palco a “Spheres Of Madness”, lasciando così il posto al gruppo che tutti aspettano di vedere e che non vedono l'ora di ascoltare.

childrenofbodombo_livereport_01Appena iniziano ad intravedersi in mezzo al fumo le sagome di Jaska e Janne il pubblico si infiamma, raggiungendo i picchi più alti all'ingresso di Alexi, sorridente ed visibilmente carico e pronto a esaltare i presenti. “Sixpounder” è il brano a cui i Children Of Bodom affidano l’apertura della loro performance e che scatena tutti i presenti nel locale in mosh-pit e headbanging sfrenati. Dopo l'esecuzione di “Living-Dead Beat” e “Silent Night, Bodom Night” ecco arrivare la parte più sentimentale ed emotiva dell'esibizione, con una “Halo Of Blood” preceduta da Alexi che indica il cielo chiudendo gli occhi, come a salutare tutte le persone care alla band che sono passate a miglior vita. Con questo gesto fra il pubblico aleggia un'atmosfera strana, come se le emozioni del cantante/chitarrista si fossero diffuse tra i presenti, provocando un applauso generale. A seguire la band, dopo aver deliziato i loro fan con “Scream For Silence”, un'altra canzone tratta dal loro ultimo album, decidono di trasportare il pubblico molto indietro nel tempo con “ Bodom After Midnight”, dove il tasso tecnico e la velocità che da sempre spicca nel carattere della band si afferma con più forza e Alexi, mentre si esibisce, continua a spronare il pubblico a cantare assieme a lui il ritornello, azione inutile dato che tutti, fin dalla prima canzone, stavano dando libero sfogo alle loro corde vocali cantando assieme ai loro beniamini tutte le canzoni precedentemente suonate. I Children Of Bodom decidono di fare un altro passo indietro nella loro carriera esibendosi con “ Lake Bodom”, pietra miliare nella discografia dei Finlandesi.

Dopo aver vissuto attimi serratissimi, il ritmo si abbassa notevolmente con “Dead Man's Hand On You”, descritta dalla band come la canzone più lenta nella loro storia, dal testo commovente e pieno di significato. Ci avviciniamo alla fine della loro performance con brani come “Blooddrunk”, “Towards Dead End” e “Downfall”, dopo la quale le luci si spengono per l'uscita di scena della band che, dopo una breve pausa, ritornano sul palco per concludere in bellezza con una “In Your Face” che, arrivata alle battute finali, vede la collaborazione di Keijo dei Medeia il quale canta ed incita il pubblico a dare il massimo per quest’ultima canzone. La serata si chiude con Alexi e compagni che si avvicinano il più possibile alla transenna per ringraziare e salutare il pubblico che li ha sostenuti per tutta la durata del concerto.

 

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Come al solito i Children Of Bodom hanno colpito e sbalordito, rimandando l'appuntamento al prossimo anno dove, si presume, possano ritornare ancora una volta in Italia, sicuri di ricevere ancora una volta un’accoglienza più che calorosa.




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