Inconcludente: vano, inutile, che non raggiunge alcun fine. Impietoso giudizio per il nuovo album dei Children of Bodom. Impietoso ma doveroso, meritato, che non lascia dubbi. La parabola discendente dei bambini continua imperterrita e in maniera sempre più preoccupante.
Difficile infatti non associare questo “Relentless Reckless Forever” alle ultime pessime uscite di Laiho e compagni, saldamente avviluppati allo zoccolo duro di fan e alle nuove leve facilmente “abbindolabili”, ormai gli unici a giustificarne l'attività. Non servono troppe parole per descrivere il settimo full-length dei finlandesi, un'autentica accozzaglia di suoni apparentemente privi di senso, momenti caratterizzati da grande perizia strumentale assemblati senza quasi un ordine logico, annoiando nei frangenti più duri e risultando persino fastidiosi e slegati nelle parentesi più melodiche.
Lo stile dei nostri è rimasto quasi invariato rispetto al recente passato, cercando a questo giro di riprendere un po' il sound dei dischi che hanno reso famosa la band, applicandovi le tendenze degli ultimi anni di carriera. Quindi una sorta di ibrido death/power/heavy/thrash, con spunti di modern metal (qualsiasi cosa voglia dire) e persino sprazzi metalcore. Il tutto rifinito con una costante ricerca melodica a tratti pretenziosa, come se Laiho avesse voluto a tutti i costi piazzare il ritornello melodico persino quando non serviva, col risultato di “sfilacciare” i brani, che perdono quindi di continuità, risultando dei puzzle, brevi esibizioni male assemblate. Un'operazione che voleva accontentare tutti, fan vecchi e nuovi, ma che alla fine rischia di non accontentare nessuno (o quasi, i nostri son già disco d'oro in patria), un album che incarna perfettamente il trend del mercato metallico da molti anni a questa parte: abbellire il prodotto, donargli una produzione bombastica, rifinirlo al millimetro, tralasciando però il contenuto, certi comunque della dedizione di una determinata fascia di pubblico.
È arduo persino segnalare qualche brano in particolare, tutti "perfetti" quanto insipidi, dimostrazione della bravura dei nostri coi propri strumenti, a cui manca però il senso della misura, l'intuizione, l'ispirazione per scrivere qualcosa, magari anche meno vorticoso, che però rimanga in mente. Niente, ennesimo passo falso per i Children of Bodom e, visto l'andazzo delle cose, probabilmente non l'ultimo.

Children of Bodom
Relentless Reckless Forever
2011, Spinefarm Records
Heavy Metal

01.Not My Funeral
02.Shovel Knockout
03.Roundtrip to Hell and Back
04.Pussyfoot Miss Suicide
05.Relentless Reckless Forever
06.Ugly
07.Cry of the Nihilist
08.Was It Worth It?
09.Northpole Throwdown
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