In This Moment - Black Widow Tour 2015
02/03/15 - Manchester Academy 2, Manchester


Articolo a cura di Costanza Colombo
*** Avviso ai gentili lettori: trattandosi di un articolo di giornalismo musicale, in questo livereport non verrà fatta menzione alla dimensione delle tette della Sig.ina Brink. ***


E' già stato redarguito come un'aberrazione della musica dal vivo, naturalmente imputato alla cronica inopportunità di quella poco di buono dietro al microfono. Anzi, è ancora peggio di quel che pensate dato che il microfono lo aveva portatile. Fottuta eresia. La fortuna della cantante degli In This Moment è che hanno spento i roghi da un pezzo perché altrimenti sarebbe stata la candidata ideale. La verità sullo spettacolo orchestrato dalla band statunitense è che appunto di (freak) show si tratta. D'accordo, a rigor di logica dovrebbe trattarsi di un concerto ma scagli la prima pietra chi si prende la briga di andare sottopalco per celebrare il rasoio di Occam (tranquilli voi con la barba, si tratta solo di filosofia spicciola). E cosa ci attira tutti là sotto? Il bacchettonismo critico o l'istintivo desiderio di lasciare che il muro di amplificatori annienti ogni altro pensiero? È la Santa Crociata contro l'eccesso estetico (l'Onnipotente ce ne scampi) o l'irrefrenabile voglia di farsi afferrare dalla mano tesa dal palco e, almeno per qualche ora, godersela? Non prendiamoci in giro. Vogliamo essere sorpresi, emozionati, possibilmente scossi/eccitati (ma anche questo immagino non stia bene dirlo). E dato che, come il buon vecchio primo principio della termodinamica ci insegna l'energia (...) non si crea né si distrugge, ma si trasforma per incanalare quel flusso di emozioni atte a esaudire ogni nostro desiderio inespresso (almeno a voce alta) c'è chi ci mette la faccia, il corpo e, talvolta, il cuore, apprezziamo lo sforzo e portiamo a casa tre riflessioni.
 
 
La prima è che si è trattato di un esperimento visivo grazie al quale è stata magistralmente portata in scena quella serie di fantasie a cavallo tra il corrotto e l'erotico alla base dei personaggi tradizionalmente inscenati dalla Brink. Si perché, udite udite, di caricature si tratta. Ogni costume di cui si è (s)vestita, dalla ruggente domatrice di “Adrenalize” alla she-wolf di “Big Bad Wolf”, altro non è che una maschera con cui risponde, ormai da anni, all'altrui superficialità di giudizio. Ci sono maschere dietro cui ci si nasconde e maschere con cui ci si spoglia. Alla fine dei giochi, chi ha più palle, la bionda “Sex Metal Barbie” che si espone pur di esprimersi a modo suo, oppure chi-quanto-fa-figo-non-farsi-ancoravedere-in-faccia?


La seconda è che sì, cantare in equilibrio su un pulpito, ancheggiando in una gabbia elastica (vorrei vedere voi) e improvvisandosi sbandieratrice ha inficiato la performance canora. E ancora sì, gli altri membri della band hanno avuto giusto qualche minuto di contentino per sfogare (sulle rispettive corde e pelli) la frustrazione (e chi siamo noi per dirlo?) di essere stati messi in secondo piano rispetto alla coppia di ballerine a corredo della regina. A beneficio dell'Inquisizione, si segnala come, poco prima della parentesi strumentale, la Brink si sia portata a casa l'applauso più lungo della serata con “Into the Light”, cantata, da sola, seduta su di uno sgabello.


La terza è che il coinvolgimento di pubblico, col quale la distanza fisica (e non) è stata azzerata dalla “Sick Like Me” d'apertura, è stato un crescendo fino alla mela avvelenata di “Blood”, passando per una “Whore”, all'unisono, da manuale.


Tutto ciò dimostra come, nonostante le attese per il cambio d'abito/scena e le imprecisioni, gli In This Moment abbiano fatto centro. Del resto, come lei stessa ha dichiarato prima dell'ultimo pezzo, il suo scopo è quello di ribattere amore all'odio. E che se pur di distribuirlo a tutti, questo fa di lei una t***a, è ben lieta d'esserlo.



Setlist:


The Infection
Sick Like Me
Black Widow
Adrenalize
Sex Metal Barbie
Burn
Into the Light
Fallen Heroes
Drum Solo
Big Bad Wolf
Whore

Encore

Blood


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