Stratovarius - "Visions" Show 2017
22/10/17 - Alcatraz, Milano


Articolo a cura di Pamela Piccolo
Attendevamo questa serata da questa estate, dall'ultima apparizione romana degli Stratovarius all'FDB Festival, ed eccola arrivata in tutta la sua fierezza. “Visions”, album capolavoro del power metal finlandese datato 1997, fu il lasciapassare per gli Stratovarius verso le porte della popolarità. Séguito di “Episode” del 1996, primo di quattro pietre miliari nella discografia della band, “Visions” ha innalzato la band finnica a una delle più influenti del genere. L’album ha tutto: melodia, potenza, velocità e tecnica. Basso e batteria ne scandiscono alla perfezione le battute e Timo Kotipelto, accompagnandole, vi si insinua con fare divino.
 
Nessuno poteva perdersi la riproposizione dal vivo di un tale disco nella sua interezza e per un unico appuntamento globale, eppure l’affluenza sarebbe potuta essere maggiore. Ciononostante, sui volti del pubblico appartenenti a tutte le fasce d’età si leggono speranze e gioia per la calata italica degli Stratovarius, in particolar modo per la sopracitata eccezionalità dell’evento. 
 
strato
 
 
Vetta compositiva di una carriera proseguita, dopo l’abbandono di Timo Tolkki, tra alti e bassi, “Visions” riscalda mura, soffitto e pavimenti dell’Alcatraz. Il combo finnico sale sul palco B per seguire fedelmente l’ordine delle tracce presenti su “Visions”, dalla prima all’ultima. “The Kiss Of Judas” dovrebbe aprire ogni data della band. La prova alle sei corde di Matias Kupiainen, così come quella di Jens Johansson alle tastiere, è ottima sin dal principio. Impeccabile è la sezione ritmica di Lauri Porra al basso e Rolf Pilve alla batteria. La band dà l’impressione di essere molto carica e, nonostante il pubblico canti ogni parola, dovrà attendere un paio di brani affinché gli astanti passino una fase di “rodaggio” e si facciano sentire a dovere restituendo la stessa energia. La voce di Timo Kotipelto non è di certo quella di qualche anno fa, ma regge discretamente bene l’impatto anche sui pezzi più impegnativi. Gli Stratovarius sono sempre fedeli nelle loro esecuzioni e coinvolgenti nei confronti del proprio pubblico. Grandi padroni della scena e capaci di donarsi completamente, i cinque sono sempre applauditissimi. I pugni chiusi rivolti verso il cielo, i sorrisi, il gioco dei ruoli e il sudore sono solo alcuni degli elementi che renderanno visionaria la serata.
 
stratov
 
Con “Black Diamond” intravediamo un po’ di empatia tra la band e l’audience, capacità che maturerà brano dopo brano. Strumentalmente, gli Stratovarius sono ineccepibili e, contro ogni stereotipo, dove c'è più tecnica c'è più cuore. Un esempio è l’assolo di Kupiainen nel lento “Before The Winter” o il basso di Porra a 2:30 minuti circa dalla sua salita sul palco. La vastità di dettagli della musica degli Stratovarius non può essere riassunta in poche battute, ma con un unico aggettivo descriviamo “Legions”: soggiogante. Alla potenza del tessuto del brano va a sommarsi la partecipazione dei presenti, reduci da mosh e crowdsurfing. Dopo l’emozione della prima metà dello spettacolo, alle donne presenti nel locale sarà recapitato un gentile, prezioso e apprezzato dono: Kotipelto le definisce le donne più belle del mondo e romanticamente dedica a tutte “The Abyss Of Your Eyes”. L’apice della partecipazione del pubblico viene toccato con “Paradise”, classico tra i classici di “Visions” e brano vincitore in fatto di decibel, se non contiamo gli intermezzi che come da tradizione caratterizzano, e hanno caratterizzato questa sera, “Hunting High and Low”, pezzo conclusivo di ogni sempre degna scaletta degli Stratovarius. 

Vorremmo ma non vorremmo rivelare segreti, quindi tenetelo per voi… Kotipelto e compagni torneranno in Italia l’anno prossimo con una data a supporto del nuovo album. Nel frattempo ci godiamo il ritorno di Timo Kotipelto per una speciale SpazioRock Night in acustico con Jani Liimatainen il prossimo 10 novembre al Phenomenon di Fontagneto d'Agogna. “Tornare a Milano è come tornare a casa”, ci ha detto Timo Kotipelto, e noi siamo pronti ad accoglierli ancora una volta.
 

Setlist
 
The Kiss Of Judas
Black Diamond
Forever Free
Before The Winter
Legions
The Abyss Of Your Eyes
Holy Light
Paradise
Coming Home
Visions

Forever 
Shine In The Dark 
Unbreakable
Hunting High And Low 



Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool