Un altro giorno, un'altra accusa per Marilyn Manson. Questa volta, la modella Ashley Morgan Smithline ha intentato una causa contro il cantante denunciandolo per violenza sessuale, traffico di esseri umani, inflizione intenzionale di stress emotivo e detenzione illegale.

La trentaseienne di Bangkok avrebbe conosciuto Manson (al secolo Brian Warner) nel 2010, quando le propose di trasferirsi negli Stati Uniti per fare di lei un'attrice. Secondo Smithline, le promesse della ribalta furono solamente un pretesto del musicista per attirarla a sé e sottometterla ad una relazione violenta, caratterizzata da rapporti non consensuali, strangolamenti, morsi e incisioni con un coltello, nonché una reclusione forzata e numerosi soprusi emotivi, anche di fronte ad altre persone. Intanto, un rappresentante della rockstar ha negato tutte le accuse, dichiarando a Rolling Stone:

"Neghiamo fermamente le affermazioni della signora Smithline. Ci sono così tante falsità nelle sue affermazioni che non sapremmo da dove cominciare per rispondere. Questa relazione, per quanto possa essere definita una relazione, è durata meno di una settimana nel 2010. Manson non ha più visto la signora Smithline da allora".

Smithline è la quarta persona a portare in tribunale Manson, dopo le cause dell'attrice Esmé Bianco (conosciuta ai più per lo show cult "Game of Thrones"), della sua ex assistente personale e di un'altra donna che non ha voluto rivelare la sua identità per proteggere la sua privacy. La lista, tuttavia, si triplica se si contano le numerose accuse rivolte al cantante.

Qualche giorno fa, Manson si era consegnato alla polizia di Los Angeles per una presunta aggressione nei confronti di un'operatrice di un suo concerto del 2019.


Articolo a cura di Lorenzo Prostamo