Gamma Ray
Skeletons & Majesties Live

2012, earMUSIC
Power Metal

Recensione di Marco Ferrari - Pubblicata in data: 16/12/12

Sarà la malfidenza, sarà che inizio ad essere un vecchietto acido, ma ogni volta che ho tra le mani un nuovo live album la domanda a cui voglio, per prima cosa, dare risposta è sempre la stessa: si tratta di un disco artisticamente significativo o si tratta di pure e semplici questioni commerciali? Ammetto che l’uscita di questo "Skeletons & Majesties Live" mi ha sorpreso e, visto la parabola non proprio ascendente dei Gamma Ray in questi anni, mi ha anche un pochino intimorito. 

Per raccontare questo "Skeletons & Majesties Live" vorrei riavvolgere il nastro della storia della band teutonica e sviscerarne alcuni passaggi importanti. La band di Kai Hansen ha, da sempre, dominato e indirizzato la scena power metal europea (cosa sarebbe il power metal oggigiorno se nel periodo più buio del genere non fosse uscito “Land Of The Free”?), ma sempre nel segno della più totale instabilità interna: uscito dagli Helloween fonda nel 1989 i Gamma Ray e con "Heading for Tomorrow" fa subito centro. Nel 1994 rivoluziona la band, si appropria anche del microfono ed esce “Land of the Free”: capolavoro. Nel 1997 licenzia tutti (tranne il fidato Dirk) e sforna “Somewhere Out In Space”, poi arriva la stabilità della formazione e con essa un costante calo di ispirazione e successo. Capita l’antifona il nostro buon Kai inizia così a cercare qualcosa di nuovo ben sapendo che la risposta era già stata scritta nelle pagine meno note della storia della band: con “Skeletons in the Closet” (2003) intraprende un tour di grande successo in cui vengono riproposti solo brani “secondari” della discografia del raggio gamma mentre lo scorso anno esce l’Ep “Skeletons & Majesties” ricco di rivisitazioni dei classici.

Arriviamo così ad oggi e a questo sontuoso “Skeletons & Majesties Live” che raccoglie, in ben venti tracce, tutta la discografia un po’ nascosta dei Gamma Ray regalandoci brani di cristallina bellezza arricchiti da una prestazione e da una produzione di primissimo livello. Dall’opener “Anywhere in the Galaxy”, passando per la meravigliosa “Farewell”, alla irriverente “Money” fino alle versioni acustiche di “Rebellion In Dreamland” e “Send Me A Sign” il divertimento e la buona musica sono assicurati, conclude “Future World” in cui, ovviamente, non poteva mancare l’ugola d’oro di Mickael Kiske a farla da padrona.
 
Possiamo, quindi, promuovere a pieni voti questo ottimo live che unisce alla bellezza dei brani una cura ed una produzione, sia sonora che video, di primissima qualità e che è senza alcun dubbio il migliore live dei Gamma Ray.




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