Panic! at the Disco
Death of a Bachelor

2016, DCD2
Pop Rock

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 18/01/16

Il Pop Rock è cambiato ma chi lo ha portato fino a questo punto non se la sente di esagerare, e si guarda indietro. Molto indietro, fino ai tempi di chi, senza mezzi ulteriori a quelli naturali, lo ha idealizzato. Ecco che, in una dimensione totalmente domestica e in omaggio al grande Frank Sinatra - un tributo che mancava, nonostante durante la loro carriera I Panic! At The Disco abbiano partecipato diversi programmi TV e al 36th Annual Kennedy Center Honors Brandon Urie cantò Big Shot nel nome di Billy Joel - nasce Death of a Bachelor, quinto album in studio.
 
Il singolo Victorious ha già raggiunto le vette della Top Songs chart di iTunes ed è la colonna sonora del baseball su MLB Network. La canzone è anche stata scelta come colonna sonora per il trailer del videogame WWE 2K16. Death of a Bachelor segue i precedenti A Fever You Can't Sweat Out (2005), Pretty. Odd (2008), Vices & Virtues (2011), Too Weird to Live, Too Rare to Die! (2011) e li imita, li fotocopia in undici brani. Quasi: Halleluiah e Golden Days ci lasciano il beneficio del dubbio. Sono questi due i pezzi in cui la peculiarità è una cadenza e una pronuncia Sinatriana.
 
Il problema è che, riferendosi solo al contenuto e non alla sua macchina promozionale, affidare un disco ai soliti concetti di rivincita adolescenziale e ad una manciata di campionamenti, sperando di rivitalizzarli in un omaggio che pare imitazione a sproposito, non fa che peggiorare la situazione di un gruppo ormai fatiscente in studio, troppo aggrappato all'iniziativa del proprio frontman il quale - se questi sono i risultati - non ha più molto da comunicare. O, forse, dovrebbe solo sentirsela di esagerare.




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool