Rob Zombie
Venomous Rat Regeneration Vendor

2013, Zodiac Swan/T-Boy/Universal Music
Alternative Metal

La colonna sonora perfetta per un party-horror allucinato
Recensione di Antonio Conte - Pubblicata in data: 20/04/13

Ci sono voluti tre anni al caro vecchio Rob Zombie per riprendersi dalla delusione di “Hellbilly Deluxe II” che, titolo escluso, non era riuscito di certo a rievocare i fasti del magnifico debutto datato 1998. Era arrivata così la consueta Deluxe Edition tanto in voga in questi anni, un disco di remix, l'ennesimo film in preparazione e un Tour mondiale, il “Twins Of Evil”, assieme al collega-rivale Marilyn Manson che lo ha portato ad esibirsi, fortunatamente per noi, anche in Italia. Poi l'annuncio a sorpresa: ad Aprile il nuovo album, “Venomous Rat Regeneration Vendor”. Ed il momento mi mettere mani (e orecchie) su questa quinta prova in studio è finalmente giunto.

Gli elementi caratteristici ci sono tutti: titoli incomprensibili al limite del comico, atmosfere e campionamenti da horror-movie e le tipiche sonorità violentemente hard-rock. Si parte magnificamente con “Teenage Nosferatu Pussy”, opening che riesce a rievocare brillantemente i fasti del passato, a metà strada tra l'imponenza di una “Jesus Frankenstein” e di “Superbeast”. Si prosegue col singolo “Dead City Radio and the New Gods of Supertown”, scelta sicuramente discutibile, uno dei brani meno adatti a descrivere l'album nella sua interezza e che, al primo ascolto, farà sicuramente storcere il naso a molti. Una party-song caciarona senza troppe pretese, dal sapore vagamente '70s. Sulle stesse cordinate si muove “Behold! The Pretty Filthy Creatures”, decisamente più grezza e ispirata della precedente, in cui l'organo iniziale si eclissa velocemente per lasciar spazio alle solite sonorità rock'n'roll. Meno di 3 minuti di violenza uditiva travolgente, da ascoltare barcollando e con una bottiglia di alcool tra le mani.

L'ascolto prosegue con due dei migliori brani del lotto: “Ging Gang Gong De Do Gong De Laga Raga”si distingue per il solito e affascinante groove di matrice zombiana, condita da elementi porno-horror. Non sfigurerebbe in un infimo strip-club, magari con una Shery Moon impegnata in sensuali ancheggiamenti e movenze seducenti. Titolo incomprensibile, chorus tra i più catchy e orecchiabili e brano di punta del nuovo lavoro. “Rock And Roll (In A Black Hole)” apre strada alle prime sperimentazioni elettroniche, il brano esplode soltanto nei chorus, reggendosi su un tappeto sonoro che porta alla mente i più famosi Rammstein o le sonorità EBM dei maestri della Neue Deutsche Welle, D.A.F. in primis. Similmente atipica è la cover di “We're an American Band” dei Grand Funk Railroad, il funky cambia volto e vira verso sonorità più industriali. Brano minore e “di mestiere” che sembra messo lì più per testimoniare la grandezza della band che per entusiasmare l'ascoltatore. Ed, effettivamente, c'è da dire che se questo disco risulta essere così compatto e godibile è anche grazie alla bravura dei musicisti che ci sono dietro. Conferme per Piggy D e John 5 e una grande prova per il nuovo batterista Ginger Fish, che dimostra la sua bravura molto più di quanto abbia mai potuto fare nei Marilyn Manson. Sperando che il Reverendo si stia mangiando le mani per aver fatto scappare due elementi così validi dal suo collettivo.

La stessa maestria si nota nell'oscura “Lucifer Rising”, ideale mantra diabolico condito da donne nude, droghe e alcool e impreziosita dagli splendidi assoli del biondo e talentuoso chitarrista. “Venomous Rat Regeneration Vendor” è proprio questo, un ottimo disco di hard-rock cafone, costruito su sonorità violente, ispirazioni horror, colonna sonora ideale per pellicole di maestri come Rodriguez (“The Girl Who Loved The Monsters”) più che per una dello stesso signor Cummings.

Rob Zombie si riconferma, così, un grande artista, sforna un disco quasi dal nulla e tira fuori dal cilindro l'ennesima riprova della sua grandezza. Regista di talento, performer sensazionale e musicista in grado di creare un prodotto più che valido in un periodo in cui ascoltare un disco di qualità sembra davvero difficile. Perdoniamogli il passo falso del predecessore e accogliamo entusiasti il vero seguito ideale di “Hellbilly Deluxe”.

Assicuratevi di avere casa libera per il weekend, invitate una dozzina di amici fidati e di belle ragazze, spendete quello che potete in super alcolici e preparatevi a fare baldoria tutta la notte. La colonna sonora perfetta ve l'abbiamo appena consigliata. Da ascoltare in loop. Senza possibilità di pause. Buon divertimento.



01. Teenage Nosferatu Pussy
02. Dead City Radio And The New Gods Of Supertown
03. Revelation Revolution
04. Theme For The Rat Vendor
05. Ging Gang Gong De Do Gong De Laga Raga
06. Rock And Roll (In A Black Hole)
07. Behold! The Pretty Filthy Creatures
08. White Trash Freaks
09. We’re An American Band
10. Lucifer Rising
11. The Girl Who Loved The Monsters
12. Trade In Your Guns For A Coffin

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