With The Lights Out - i Nirvana prima dei Nirvana
Omaggio a Kurt attraverso il primo Box Set della storia della musica che libera l’essenza di un genere e del suo profeta: ‘90s Youth Finds Its Sound


Articolo a cura di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 16/02/14
Un'opera pensata per i collezionisti che collassa sulle sue stesse basi e si trasforma nella perfetta opportunità di scoprire i primi passi del Grunge, le timidi aspirazioni di un ragazzino chiuso nella sua cameretta, la crescita verso il successo e la perdita del controllo di un demone inafferrabile.

 

Dietro agli occhiali da sole c'erano due occhi azzurri sinceri, carichi di creatività ed entusiasmo. Quando la vita intacca la sensibilità, anche l'animo più puro cede all'amarezza della riflessione.

 

Buon compleanno Kurt.

 

 

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With The Lights Out

 

Kurt Cobain raggirò la morte ancora prima di incontrarla. Fu un raggiro nascosto, mascherato dallo stesso ego che andava pian piano sgretolandosi dentro di lui, entrando forzatamente nell'anima di chi, senza scampo, venne scaraventato a terra dalla vibrazione del Grunge. Semplice, efficace, devastante. La stampa scriveva: "‘90s Youth Finds Its Sound". Ma ormai era ben chiaro, la paurosa entità che andò largamente oltre allo slogan "Nirvana Smells Like Success" era totalmente scollegata da ogni business, da ogni corrente promozionale. Ormai nulla poteva fermare l'illuminazione di "Nevermind" - che aveva già contaminato più generazioni dal 1991, per spegnersi pochi anni dopo anche a causa di un colpo di fucile - per cui svelare pubblicamente, a distanza di più di un decennio, il materiale e l'impulso che portò alla registrazione del mito, fu solo un regalo, un omaggio agli anni che furono. O forse qualcosa di più grande, qualcosa di eterno.

 

It's Less Dangerous

 

Passino le dispute legali, le isterie più o meno motivate di Courtney Love, i malumori e le volontà di Dave Grohl and Krist Novoselic. Passino i mesi di attesa e le scalate delle classifiche. Passino gli scaffali e le librerie adibiti ad altari di un'opera unica. L'emozione non passa. E quando la Geffen riuscì finalmente a rilegare e masterizzare l'ingente quantità di materiale pervenuto nei propri studi grazie ad archivi - in larga parte in esclusivo in possesso di Dave e Krist - e nastri degli anni antecedenti a "Bleach" e "Blew", il risultato fu un Box Set dal doppio risvolto: quello commemorativo e quello della sorprendente scoperta di una neonata essenza musicale, l'esperimento progressivo di Kurt e della sua arte, i tentativi di un giovane di fermare una sensazione in un registratore di basso mercato. Alla fine di tutto, quando i giudizi più illustri erano già stati espressi, la tenerezza e l'ambizione dello stesso protagonista osannato e giudicato dalla critica e dalle tendenze stravolse le coscienze che lo avevano sorretto. Peccato solo che, per la stessa natura della raccolta, la potenziale condivisione globale venne ostacolata dagli intenti del mercato, destinando il cofanetto a prodotto di nicchia, quando anche un ascolto superficiale dello stesso puoteva senza dubbio rivelare emisferi chiaroscuri del Grunge più inesplorato.

 

Here We Are Now

 

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Siamo qui. Siamo i sogni depressi di un ragazzo qualsiasi. Siamo i demo e le registrazioni di scarsa qualità di una chitarra acustica e di una voce ancora sotto l'effetto della pubertà. Mai avremmo pensato di diventare CD costosi e ricercati, perchè probabilmente non ce lo meritiamo. Siamo fratelli e sorelle di tanti pensieri, siamo la vibrazione che scalda quel quarto d'ora di distrazione assoluta di una giornata uguale ad altre giornate. Siamo "Been a Son" e "Silver" nella loro forma primordiale, così sporca, così lustra e sincera. Siamo ambiziosi, siamo giovani. Siamo la fiducia apparente di un mondo malvagio contro il quale è inutile lottare. Siamo figli dell'interesse, del tentativo, della giostra della musica. Siamo un poco metallici, e allo stesso tempo calorosamente legnosi. Cosa vuoi che facciamo? Siamo al servizio delle generazioni che contano. Siamo la "generazione X". Non vorremmo esserlo, ma lo siamo diventati.

 

Entertain Us

 

La causa fu la voglia di comunicare. Anzi, la voglia e la necessità di trasferire il malessere fuori dal proprio corpo. Leggende senza tempo parlano di artefatti, amuleti, oggetti magici dentro i quali le divinità antiche potevano rinchiudere parte del loro potere per conservarlo e tramandarlo. Kurt invece aveva un vecchio registratore, qualche nastro, una chitarra e tante idee. E tanti pensieri. Per anni scrisse, modificò, reinterpretò le sue canzoni in quel modo così rude. Alla fine si rese conto di essere diventato ciò che non voleva, uno strumento del commercio. La stessa ondata che generò, gli si abbattè addosso. Non poteva più aggrapparsi ai suoi diari, ai suoi accordi, ai suoi testi caratteristici e degeneri. Ad un certo punto, la musica non gli bastò più: era la primavera del 1994, e la natura si risvegliava con un fiore in meno.

 

I Feel Stupid

 

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Parlo di un mondo che è sotto gli occhi di tutti. Vedo, scrivo. Racconto di cose che vorrei, e che vorrei tutti volessero. Perchè se si vuole qualcosa, riuscire ad afferrarla sarà più facile. Vesto quasi di stracci. Mi piace, è quell'aspetto del Punk che più si avvicina ad alcune correnti religiose che, giustamente, predicano la condivisione e la semplicità. Una volta sorridevo anche io. Poi ho cominciato a vivere, a capire, a soffrire. E mi lamento, e la gente lo sa, e penso che abbia ragione, ma io li lascio fare: sono un umano atipico, se non posso stare in pace con me stesso, è impossibile che possa godere della compagnia degli altri. Non voglio farlo. Non voglio nemmeno preoccuparmi di come apparire, di come sembrare più o meno piacevole. Ho le mie debolezze. Sono un uomo.

 

And Contagious

 

Erano tre: i Melvins, i Sonic Youth, e i Pixies. Insieme costituirono una contaminazione radioattiva micidiale per una mente lucida e pulita, pronta a dare sfogo al proprio estro creativo. Una dose letale di riverbero e fuzz, luci fumose e allucinanti, calore e movimento.
Erano tre: i Nirvana. Credevano di suonare Punk Rock, quello vero, ma poi scoprirono di aver inventato un genere nuovo. Scoprirono di suonare come i "Black Flag che provano ad imitare i Black Sabbath" o viceversa, o qualcosa di simile, il concetto era disordinatamente chiaro. E lo facevano in modo abbastanza superficiale: questo sembrava. Ma dagli appunti di Cobain l'entusiasmo e la creatività degli inizi si trasforma subito in ossessione artistica: tutto venne studiato a fondo, paradossalmente, sia in casa che in studio, che dietro ad un palco, che sotto o sopra. Nello stesso modo, tanto è stato scritto sui Nirvana, sulla loro rovina, sulla loro sporcizia e sulle loro vibrazioni. Ma che senso ha riflettere sui pensieri degli altri? Perchè non crearsi una cultura personale leggendo ciò che è stato scritto proprio dai Nirvana? Benvenuti alla celebrazione del "Do It Yourself": siete liberi di andare, peccare, pentirvi, costruire e distruggere. Commettere errori per creare un futuro sereno è una buona chiave di lettura: i ricordi vi prenderanno l'anima in una condivisione di emozioni inossidabili.

 

Here We Are Now

 

kurtcobaincat_nirvana_with_the_lights_out_archive_spaziorock_francesco_de_sandre_2014_600Siamo sempre qui. Ne abbiamo passate tante. Molti dicono che abbiamo distrutto, che abbiamo messo fine al Glam Metal così pieno di vita e passione. Dicono che con la nostra piattezza e freddezza, abbiamo tagliato i volumi delle Gibson. Dicono che siamo tossici, negativi, pericolosi. Ma perché? Perché siamo diversi, anticonvenzionali. Alternativi. Per questo non ci curiamo delle critiche: la musica è solo un riflesso della generazione a cui appartiene. Se il genere umano è crollato verso un emisfero emotivo congelato e bugiardo, non è colpa nostra. Noi siamo qui per risvegliare il sentimento dal malefico sonno del progresso. Siamo il ritorno alla natura, all'origine. Non siamo concreti, ma generiamo concretezza. Siamo ideali da difendere e da tradire. Non siamo regole da rispettare, nozioni da imparare. Siamo circuiti nervosi, veicoli di passione, riflessioni indomabili. Siamo demoni del buio, nulla può fermarci, nemmeno un fucile: ci muoviamo a luci spente. E siamo ovunque.

 

Entertain Us

 

"Come
As you are, as you were,
As I want you to be.
As a friend, as a friend,
as an old enemy"

 

"Preferirei essere odiato per quello che sono che amato per quello che non sono"




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