“Sundiver“, quinto album dei Boston Manor, è un disco che ridefinisce il percorso artistico della band inglese. Questo disco non è semplicemente un seguito di “Datura” del 2022, ma rappresenta una vera e propria rinascita per il gruppo, con un sound audacemente evoluto che amplifica l’energia caratteristica della band.
L’album si apre con “Datura (Dawn)”, un preludio che catapulta l’ascoltatore nel nuovo universo sonoro dei Boston Manor. L’atmosfera eterea, un mix perfetto tra il cinguettio degli uccelli e le incisive note delle chitarre, crea un ponte potente con l’album precedente, segnando una transizione decisa verso orizzonti inesplorati. “Container” irrompe poi sulla scena con chitarre funky irresistibili e un ritmo travolgente, affermandosi come una delle tracce più dinamiche dell’album.
“Sliding Doors” si impone con le sue chitarre che ricordano in qualche modo lo stile di Tom Morello, e la voce magnetica di Henry Cox è la ciliegina sulla torta. Un pezzo grintoso e sensuale, sicuramente uno dei punti di forza del disco. Con “HEAT ME UP”, la band sferra un colpo magistrale: il brano ricorda il sound di “Minutes to Midnight” dei Linkin Park, alternando sapientemente melodie alt-rock e momenti di pura potenza in un inno carico di energia irrefrenabile. “Horses In A Dream” si distingue con il suo groove irresistibile e i riferimenti audaci ai primi lavori dei MUSE, con un basso travolgente che non mi aspettavo.
A metà album, ci aspetta l’interludio strumentale “Morning Star”, un succo di frutta vitaminico per un momento di relax in preparazione alla seconda parte dell’album. Si ricomincia con “Why I Sleep”, che brilla per l’intensa presenza delle percussioni di Jordan Pugh e per la straordinaria performance vocale di Cox, che esplora con maestria nuove sfumature della sua voce. “Fornix” è un inno trionfale alla rinascita, con un testo che di imparare a distruggere il passato per poter ricostruire dalle ceneri. Con “Dissolve” torniamo a un rock più classico, arricchito da un groove ballabile irresistibile e da un testo che esplora le sfumature della psicologia umana.
Verso la conclusione, “What Is Taken, Will Never Be Lost” regala un momento intimo e toccante: un brano che penso darà il suo meglio dal vivo, mi ci vedo già a cantarla in prima fila lasciandomi trasportare dal sound delle chitarre! L’album si chiude con “DC Mini”, con la partecipazione esplosiva della band metalcore Heriot, per concludere con una nota potente e carica di energia.
Rileggendo quello che ho scritto finora, si capisce facilmente che “Sundiver” mi sia piaciuto parecchio. È un ottimo quinto album, che mette in luce l’evoluzione e la maturità dei Boston Manor, capaci di miscelare influenze diverse senza rinunciare al loro sound distintivo. Forse sembrerò esagerata, ma lo reputo il punto più alto del loro percorso musicale: ascoltarlo è stato un ottimo rientro dalle ferie estive, senza dubbio.
Tracklist
1. Datura (Dawn)
2. Container
3. Sliding Doors
4. HEAT ME UP
5. Horses In A Dream
6. Morning Star
7. Why I Sleep
8. Fornix
9. Dissolve
10. What Is Taken, Will Never Be Lost
11. DC Mini