The Birthday Massacre (Chibi)
Intervistare Chibi dei The Birthday Massacre è sempre un’esperienza piacevole, complice l’estrema simpatia di questa donna semplicemente vulcanica. Dopo la chiacchierata dello scorso anno in occasione della prima data live dei canadesi su suolo italico, SpazioRock non si è lasciato sfuggire l’occasione di scambiare altre quattro chiacchiere con la cantante alla vigilia dell’uscita del nuovo album “Pins And Needles”. Buona lettura!
Articolo a cura di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 08/09/10

Ciao Chibi, qui è Fabio da SpazioRock, Italia. Spero ti ricordi di me, ci siamo incontrati lo scorso luglio poco prima del concerto di Milano…

Ciao Fabio! Mi ricordo bene anche io di quella occasione, stavo cucendo un cappello quel giorno! Mi fa davvero piacere parlare di nuovo con te! (ride)

Parliamo subito del vostro nuovo album: trovo che le chitarre siano molto più spesse che in passato, ed in generale l’atmosfera è diventata molto meno giocosa. Tu cosa ne dici?

Credo che questo disco rifletta semplicemente chi siamo adesso: siamo persone che stanno maturando molto come compositori e come musicisti, e siamo passati attraverso molte esperienze, sia come persone che come band, dai tempi di “Walking With Stragers”. Queste esperienze, sia positive che negative, ci hanno fatto cambiare prospettiva, e tutto questo è successo anche tra “Violet” e “Walking With Strangers”. Siamo stati in giro molto a lungo in tour, e ne abbiamo viste di tutti i colori. Comunque, siamo sempre persone ridicole, ed abbiamo maturato anche esperienze ridicole, non ti preoccupare!

C’è stato forse un diverso approccio in fase di composizione di queste nuove canzoni rispetto a quelle scritte per i vostri vecchi album?

Credo che, ancora una volta, l’approccio sia stato quello che dovevamo scrivere canzoni che suonassero bene live, di modo tale che potessimo fare bei show. Gli elementi heavy sono sempre divertenti onstage e fanno scatenare il pubblico, ma abbiamo anche degli elementi lenti d’atmosfera. Credo che su questo album ci siano semplicemente delle classiche canzoni alla Birthday Massacre…credo che sia un album molto forte, ed ero preoccupata mentre stava nascendo: ho amato molto “Walking With Stranger”, avevo paura che non potessi creare qualcosa per cui avessi potuto provare gli stessi sentimenti provati in passato e con la stessa intensità

Amo molto il potente ritornello nella titletrack…per te, cosa significa esattamente avere “Aghi e spilli nel cuore”?

L’espressione “aghi e spilli” può significare diverse cose: può voler dire aspettare qualcosa con molta trepidazione e nervosismo, può significare intorpidimento, come quando ti si addormenta un braccio o una gamba dopo che sei rimasto seduto troppo a lungo, si può riferire ad un’immagine tipicamente vodoo di una bambola che si agitata con rabbia e dolore. Ci sono diversi significati dietro il ritornello, ed ognuno di essi si riferisce a dove potremmo arrivare a cominciare da questo preciso punto in questo istante esatto.

thebirthdaymassacre_2010_01Per quanto riguarda la copertina: per la prima volta in un disco dei Birthday Massacre non ci sono ombre. Come mai questa scelta? Ci spiegheresti il significato dell’artwork?

Le silhouettes hanno sempre investito una grande importanza nell’immaginario dei Birthday Massacre e sempre ne avranno. Tuttavia, questa copertina è in un qualche modo un distacco dal vecchio modo sugli artwork dei nostri dischi visto che si tratta di un dipinto; è la prima volta che utilizziamo un quadro, e ciò dona una diversa sensazione allo sguardo.
Abbiamo comunque mantenuto il nostro tipico viola lungo tutto la cover, per ricreare il senso di familiarità. Stavolta, abbiamo deciso di lavorare con artisti diversi rispetto a quelli che hanno collaborato con noi in passato, ed il lavoro che è stato fatto si ricollega anche al nuovo sito che lanceremo in corrispondenza con l’uscita del disco.

…ad ogni modo, sei per caso tu quella in copertina? A me pare di sì! (risate)

Ahahahah! Forse sì, sono io quella che si cela dietro la faccia scheletrica. Comunque non te lo dico, mantengo il segreto!

Con “Pins And Needles” avete detto addio alla Repo Records dopo un periodo di collaborazione piuttosto lungo. Come mai avete lasciato la casa discografica?

Sì, abbiamo lavorato con Repo molto a lungo, sono stati la prima etichetta a mostrare interesse nei nostri confronti e a supportarci continuamente lungo tutti questi anni, ed apprezziamo profondamente tutto ciò che hanno fatto per noi. Dopo tutti questi anni, tuttavia, ci sembrava una cosa giusta muoverci verso nuove direzioni, tutto qui. Non ho davvero nulla di cui lamentarmi sulla Repo!

E’ vera la storia che avete avuto seri problemi finanziari alla fine del Violet tour, completamente gestito da voi? Come vanno le cose ora che avete un pieno sistema di management dalla vostra parte?

L’intera industria discografica sta avendo seri problemi di denaro, e credo che ogni band debba prima o poi confrontarsi con questo problema. Come ti ho detto poco fa, siamo passati attraverso numerose esperienze, ed una di quelle è stata l’imparare che non tutti quelli che lavorano con te sono dalla tua parte: non puoi fidarti di tutti, ed i soldi possono rendere brutale una persona. Abbiamo imparato una lezione davvero amara riguardo i soldi, ed abbiamo sofferto a causa di essi. Il nostro manager di adesso è una persona che conosciamo e di cui possiamo fidarci, così come credo che l’unica industria in cui possa riporre fiducia sono i ragazzi della band, punto e basta. Loro, ed il nostro manager. Abbiamo pagato per questa consapevolezza un prezzo molto amaro e abbiamo imparato questa lezione in modo molto duro.

Sono un tuo amico su Facebook, e vedo quanto impegnata sia la tua vita su Facebook, visto che la gente ti tagga praticamente dovunque! Allo stesso modo, so che ti irrita enormemente il fatto che hai raggiunto il limite massimo di amici consentiti e non puoi aggiungerne di nuovi, giusto?

Infatti, non capisco come sia possibile che il social network più grande che sia mai esistito possa mettere un limite al numero massimo di amici che uno possa avere!

Vuoi lasciare un messaggio qui a tutte le persone che ti richiedono l’amicizia, ma non se la vedono corrisposta per questo motivo? In questo modo, non penseranno che sei maleducata.

Sì, hai ragione, la gente potrebbe pensare che sono maleducata visto che non sono in grado di corrispondere la loro richiesta, e la gente spesso si affretta nei giudizi e nel lanciare accuse, ma io non rispondo non perché io non voglia, ma solo perché non me lo consentono! Ciononostante, non voglio mettere su una “Fan page”. Credo che non mi rimanga che sperare che Facebook alzi il numero massimo di amici ammissibili…o, ancora meglio, scrivere a Facebook e chiedere loro di alzare il limite!


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Senti, come sta andando il tour sinora? So che siete stati abbastanza impegnati nel supportare gli Otep, giusto? Spero anche che veniate in Italia presto, magari dopo la tranche di date in Inghilterra…

Sì, siamo appena tornati a casa dal tour con gli Otep ieri. E’ stato un tour piuttosto impegnativo a causa della distanza che c’era da coprire tra uno show e l’altro, quindi c’era molto da guidare. Inoltre, suonare nel sud degli USA nel bel mezzo dell’estate può essere un po' bollente ed estenuante! Siamo in effetti tutti felici di avere qualche settimana da passare qui a Toronto prima di rimetterci nuovamente in strada. E sì, spero davvero di riuscire a venire in Italia ancora una volta molto presto!

Hai magari visto qualche anime nuovo di recente che ti ha colpito? L’ultima volta che abbiamo parlato, mi avevi detto che non eri più di tanto coinvolta nell’attuale scena anime, e forse hai trovato qualcosa che ti ha fatto cambiare idea…


Detesto deluderti ma no, mi spiace, non ho guardato molti anime negli ultimi anni. Sono davvero molto indietro nel mondo dei film e dell’animazione, pensa che non ho nemmeno visto Avatar! (non che tu ti sia persa un granchè… n.d.r.) Credo di aver speso la maggior parte del mio tempo libero nella lettura e nella scrittura.

Nel tour precedente, avevi dichiarato che il tuo regalo preferito da parte dei fan erano i calzini. Cosa ti piacerebbe ricevere come regalo dai fan adesso, durante il “Pins And Needles” tour?


Sempre calzini! Mi hanno comunque dato calzini anche durante questo tour, ed anche caramelle, e c’è stato questo ragazzo che ci ha fatto questo meraviglioso, utilissimo, regalo, consistente in una serie di bottiglie formato mignon di shampoo, sapone da doccia e roba del genere.
Le mie necessità durante il tour sono shampoo, salviettine umidificate per bambini, calzini alti fino al ginocchio neri e smalto rosso per unghie, prendete nota! (risate) Sono anche sempre alla ricerca di gonne a plaid e camicette dal colletto Peter Pan bianche.

Ok Chibi, questa è la fine dell’intervista, anche se avrei ancora molte cose da chiederti! Nel ringraziarti, ti lascio questo spazio per un messaggio ai nostri lettori.


Vorrei soltanto ringraziarti molto! Fortunatamente ci vedremo ancora in un futuro non molto lontano.




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