The Italian Alliance Tour 2012
09/11/12 - Theatre Club, Rozzano


Articolo a cura di SpazioRock
Report a cura di Monica Manghi

In una serata umida e piovosa di novembre al Theatre Club di Rozzano è di scena il “The Italian Alliance Tour” che vede protagonisti due band italianissime del panorama metal: i rinnovati Secret Sphere con Michele Luppi alla voce e gli Elvenking capitanati da Damna. Peccato per la defezione dei Teodasia, che avrebbero dovuto aprire la serata ma, a causa di problemi di salute della cantante Priscilla Fiazza, danno forfait. Il locale è già piuttosto gremito di gente intorno alle 22.00 per una serata che evidentemente ha solleticato la curiosità di molti, fra cui la sottoscritta. Lo show inizia intorno alle 22.15, fra parecchie difficoltà tecniche che, purtroppo, si trascinano durante tutta la serata e condizionano la resa di entrambe le band, che sono riuscite a fare comunque un ottimo lavoro.

Ad aprire le danze sono proprio i Secret Sphere di Aldo Lonobile, che ci danno un assaggio del nuovo attesissimo album “Portrait Of A Dying Heart”, che uscirà il 26 novembre e sta già riscuotendo ottimi feedback da parte delle principali testate giornalistiche di settore. I Secret Sphere dopo tanto tempo ritornano sulle scene live con una line up impreziosita dal nuovo frontman Michele Luppi (Vision Divine, Killing Touch, Michele Luppi Band), che ha letteralmente dato una ventata di novità e di freschezza al gruppo, senza assolutamente nulla togliere al lavoro fatto in precedenza da Roberto Messina, anzi. La band si dimostra sin dal primo brano vivace, motivata e in ottima forma, anche grazie al buon affiatamento con Luppi che traspare in sede live. La scaletta prevede pezzi del nuovo album fra cui “Wish & Steadiness”, “Healing”, “Union”, “Lie To Me”, “X.”, “The Fall”. C’è spazio anche per alcuni dei pezzi più rappresentativi degli album precedenti da “Legend”, “Mr Sin”, “The Scars You Can’t See”, fino a “Dance With The Devil” e “Lady Of Silence”. La reazione del pubblico ai brani nuovi (che sono sconosciuti ai più) è stata molto positiva e il nuovo cd si preannuncia un lavoro di ottima qualità. Per quanto riguarda i brani più vecchi, l’entrata di Luppi ha dato una svolta reinterpretandoli in maniera magistrale secondo il proprio stile vocale, e dando loro una “seconda giovinezza” grazie alla quale qualcuno, compreso chi vi scrive, ha avuto la possibilità di riscoprire pezzi dei Secret che erano finiti un po’ nel dimenticatoio. La performance del gruppo è stata veramente magistrale nonostante i già citati problemi tecnici che hanno caratterizzato la serata (viene da chiedersi che cosa avrebbero combinato se fosse andato tutto liscio….). La chitarra di Aldo Lonobile è una sicurezza, così come la ritmica del basso di Andrea Buratto e Federico Pennazzato alla batteria. Le tastiere di Gabriele Ciaccia completano il quadro insieme alla voce piena, melodica e potente di Michele Luppi che non ha bisogno di presentazioni. Si percepisce da sotto il palco tutta la carica, l’energia e la voglia dei Secret Sphere di suonare per il pubblico nel migliore dei modi.

Dopo un rapido cambio palco l’atmosfera si fa più cupa ed è la volta degli Elvenking, che si presentano on stage con una rinnovata sezione ritmica con l’ingresso di Symohn alla batteria e Jakob al basso. La band fa capolino sul palco vestita di lunghe tuniche nere e teatrali maschere bianche, come uscita da una leggenda celtica. Dopo una breve introduzione strumentale ha inizio la performance live, in cui i Nostri propongono brani dal loro nuovo lavoro “Era” alternati a brani estratti da album precedenti. “Era” sin dalla sua uscita ha riscosso pareri molto positivi fra il pubblico e i fra i pezzi proposti troviamo la mia preferita “I Am The Monster”, “The Loser” singolo di lancio dell’album, “Walking Dead”, “Poor Little Baroness”. Non mancano ovviamente pezzi degli album precedenti fra cui “Runereader”, “The Oak Woods”, “Pagan Purity”, “The Divided Heart”, “The Silk Dilemma”. Nonostante la scaletta sia piuttosto sbilanciata più verso i pezzi vecchi rispetto a quelli del nuovo album, gli Elvenking regalano una performance ottima. L’atmosfera medievale-fiabesca evocata dalla loro musica si espande fra il pubblico contagiandolo. Anche qui, problemi tecnici a parte, Damnagoras ha incantato e trascinato il pubblico saltellando come un folletto e regalandoci una performance determinata e dall’intonazione pulita. Ma anche gli altri membri della band non sono stati da meno, a partire dai chitarristi Aydan e Rafahel, passando per il violino di Lethien, fino ai nuovi arrivati alla sezione ritmica. Gli Elvenking sono ormai una sicurezza: dopo diversi album e molti live alle spalle offrono un sound compatto e incisivo, uno spettacolo unico nel suo genere sia per i loro sostenitori più accaniti che per gli amanti delle sonorità metal che evocano alla mente elfi, folletti, gnomi e leggende celtiche.

Una serata veramente di altissimo livello, sia tecnico che artistico, resa possibile grazie a due band della scena metal nostrana in forma strepitosa. Il tour purtroppo è quasi giunto alla fine ma, se avete voglia di una bella serata di musica metal, fatevi trascinare dal melodic power dei Secret Sphere e dalla carica degli archi degli Elvenking e non perdetevi questo spettacolo.

Fotogallery ELVENKING
Fotogallery SECRET SPHERE



Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool