Quando nel 2010 venne ufficializzata la reunion dei Soundgarden, ci fu un’immediata ondata di entusiasmo da parte dei fan e dei cultori del rock in generale. Chris Cornell e soci hanno tracciato un solco ben definito nel panorama musicale con lavori come “Badmotorfinger” e “Superunknown”, nonostante anche loro, come moltissime band a loro contemporanee, furono coinvolti nello smembramento della scena Grunge avvenuto nella seconda metà degli anni ’90.
Ora siamo nel 2012, e dopo due inediti (“Black Rain”, traccia ripescata dalle session di “Badmotorfinger” e la recente “Live To Rise”) ed il tour mondiale in atto che vedrà i Nostri esibirsi oggi, 4 giugno 2012, a Milano, ecco spuntare “Soundgarden – Classic Album Selection”, un possente cofanetto dal package molto curato (l'artwork, tra l'altro, richiama le copertine degli ultimi tre studio album della band) che racchiude in sé ben 5 CD. Per la precisione, abbiamo tra le mani le ristampe degli album “Louder Than Love”, “Badmotorfinger”, “Superunknown”, “Down On The Upside” e “Live On I-5”, quest’ultimo uscito lo scorso anno e contenente le registrazioni dell’ultimo tour della band prima dello scioglimento. La pubblicazione di box di questo tipo solitamente è controversa (si veda il box celebrativo dei Motorhead, ripudiato dalla stessa band a causa della cifra astronomica necessaria per portarselo a casa), tuttavia in questo caso ci troviamo dinanzi ad una piacevole, piacevolissima eccezione. Anzitutto, in un unico prodotto troviamo gli album principali della discografia dei Soundgarden (ad eccezione del primo lavoro, “Ultramega Ok”, i cui diritti probabilmente sono ancora in mano alla label SST), il che non è una cosa poi così banale: viene a crearsi, difatti, la possibilità di accorgersi, analizzare e sentire l’evoluzione sonora e compositiva che il gruppo di Seattle ha seguito nel corso della sua carriera, passando dalle sulfuree e black sabbathiane atmosfere di “Gun” alla furia sonora di “Jesus Christ Pose”, fino alla celebre “Black Hole Sun” e alle ritmiche meno oppressive ed ossessive di “Burden In My hand”. In tutto ciò il “Live In I-5” diventa un valore aggiunto, in quanto mostra quanta potenza sprigionino Cornell e soci su un palco. L’altro punto a favore di questo cofanetto è molto più pragmatico, e sicuramente stuzzicherà ancor di più anche i giovani rocker che vogliono approfondire la conoscenza di uno dei capisaldi del Grunge: con circa 30 euro, infatti, è possibile portarsi a casa un pezzo importantissimo di storia del rock degli ultimi venticinque anni. Considerando quanto offerto, un prezzo decisamente abbordabile.
A conti fatti (è il caso di dirlo), “Soundgarden – Classic Album Selection” non deve essere visto come l’ennesimo box set celebrativo, quanto piuttosto come una ghiotta occasione per riscoprire ed assaporare nuovamente alcuni tra i momenti più esaltanti del fervore musicale degli anni ’90 e che oggi stanno tornando in auge. In attesa del nuovo album di inediti, ripassare un po’ di storia non fa male.