La versione analizzata in questa recensione è solamente quella audio in due cd, sprovvista quindi di DVD. Di certo non occorrono troppi preamboli nel presentare i brani proposti in questo concerto piuttosto lungo ed esaustivo. Un'ora e mezza di puro hard rock, che catapulta l'ascoltatore in altri decenni, grazie anche all'atmosfera creata dalla band, con cori continui da cantare tutti assieme e dalla presenza praticamente assidua dell'Hammond, che si rende un assoluto protagonista degno di nota in "Sunrise". I classici non mancano all'appello, come "Gypsy", "Stealin'", "Morning" e la sempreverde "Easy Livin'". Mancano all'appello altri brani più tipici della band, tuttavia chi scrive trova giusto che si sia dato spazio anche al corso più moderno dell'ensemble. "Wake The Sleeper" è senz'altro l'album più gettonato degli odierni Uriah Heep e la scelta si è rivelata tutto sommato abbastanza azzeccata.
La forma della band, come sottolineato all'inizio, è piuttosto buona. La voglia di salire su un palco e di suonare del semplice e diretto hard rock è ancora intatta. Il cantante Bernie Marsden, oltre ad essere artefice di una convincente prova vocale, intrattiene il pubblico armeno con vivacità ed energia. Nel live si potrà pure notare come il vocalist chieda più volte al pubblico di mettere via le macchine fotografiche o le videocamere, per non riprendere la performance. Insomma, si tratta di momenti comunque curiosi e simpatici, che non si trovano molto spesso nei live confezionati dalle band, che oggigiorno cercano la perfezione e l'estrema cura da un punto di vista formale ed audio.
I collezionisti ed i fan più affezionati si ritroveranno tra le mani l'ennesimo live album della leggendaria band hard rock Uriah Heep, ma questo "Live In Armenia" è consigliabile senza ombra di dubbio anche a tutti coloro che conosco in maniera più superficiale questa band. Un buon connubio tra passato e presente, prodotto con buona perizia.