Leaves' Eyes
My Destiny [EP]

2009, Napalm Records
Symphonic Metal

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 24/07/09

Dopo una serie di uscite a malapena sufficienti, tra le quali ricordiamo il mediocre live “We Came With The Northern Winds – En Saga I Belgia”, era difficile sperare che i Leaves’ Eyes sarebbero tornati a stupirci in tempi così brevi. Ebbene, la sfiducia riposta nei Nostri dal sottoscritto può finalmente dirsi neutralizzata, grazie a questo “My Destiny”, EP dal sapore appetitoso ed intrigante antipasto di quello che sarà il terzo album dei symphonic metallers tedeschi.

Volendo anche ammettere che “Vinland Saga” avesse tutta l’aria di essere una ciambella senza buco, che le canzoni contenute nell’EP di transizione “Legend Land” altro non fossero che il frutto di idee trite e ritrite, non è pur sempre un piacere ricredersi? L’EP in questione riesce a spazzare via ogni sorta di dubbio sulle capacità esecutive dei Leaves’ Eyes, grazie ad una produzione molto più nitida rispetto al passato e ad un songwriting elaborato che non lesina chitarre roventi e spettacolari arrangiamenti sinfonici, amalgamati all’interno dei brani con la meticolosità di alcuni tra i loro colleghi più famosi (e qui potremmo tranquillamente inserire qualche paragone con Epica e Within Temptation, ma preferiamo non farlo, visto che il sestetto teutonico ha già dato prova di una personalità non indifferente). La sempreverde Liv Kristine, forte di anni di militanza all’interno della scena gothic/symphonic metal, si alterna disinvolta, grazie ad una pluralità di registri che appartiene soltanto alle fuoriclasse, tra refrain dalla vena finemente operistica e divagazioni eteree, trovando nell’arcigno e sporadico growl del marito Alexander Krull un fedele supporto, anche se in “The Battle Of Maldon”, unico neo del dischetto, questo appare leggermente forzato.

Si torna a sognare di storie d’amore, di scenari nordici, d’epiche battaglie e viaggi senza fine, grazie agli appassionanti testi della bionda singer; le canzoni si animano di una ritrovata intensità, quella che aveva caratterizzato il debutto “Lovelorn”, tanto per intenderci. Grazie anche alle agrodolci digressioni folk di “Scarborough Fair”, ballata tradizionale delle terre d’Albione resa celebre da Simon and Garfunkel, alla chiaroscurale “Nine Wave Maidens” e ad un remix della titletrack dal vago retrogusto new wave, “My Destiny” appare come una delle più interessanti uscite nell’ambito del metal sinfonico a voce femminile degli ultimi mesi.

Ora non ci resta che attendere l’uscita di “Njord”, sperando che i Liv Kristine e compagni non deludano le aspettative generate da “My Destiny”. L’appuntamento è fissato per il 28 agosto, non mancate!



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