Motorhead
Under Cöver

2017, Silver Linings Music/Motorhead Music
Rock

Recensione di Salvatore Dragone - Pubblicata in data: 01/09/17

Dove ci eravamo lasciati? Era il 28 agosto 2015 quando i Motörhead pubblicarono il loro ultimo album "Bad Magic", giusto in tempo prima della scomparsa da lì a poco del loro fondatore e leader Lemmy che ne avrebbe automaticamente decretato lo scioglimento. Come è lecito aspettarsi da band di questa caratura, con un'eredità così grande alle spalle, ecco che, dopo il testamento live "Clean Your Clocks" (una delle loro ultime apparizioni dal vivo), arriva una nuova uscita discografica legata al leggendario trio. Questa volta si tratta di un album interamente di cover, dal titolo abbastanza eloquente "Under Cöver", che raccoglie le più celebri registrate dal gruppo britannico nel corso della propria carriera. Non ci sono dunque molte sorprese tra le 11 canzoni incluse nella tracklist, dove si spazia dalle prime cover realizzate nel 1992 fino alle sessioni di "Bad Magic". Proprio all'ultimo periodo risalgono due dei momenti più interessanti di tutto "Under Cöver": se "Sympathy For The Devil" degli Stones aveva giustamente trovato posto sul disco del 2015, la vera chicca è "Heroes" di David Bowie, rimasta inedita praticamente fino ad oggi. Una bella sorpresa per i fan della band ma non solo, la versione dei Motörhead ha infatti un fascino tutto suo che regala una nuova sfumatura al capolavoro intramontabile del Duca Bianco. "E' una delle canzoni più belle di Bowie - ha dichiarato il chitarrista Phil Campbell - Sapevo che avremmo potuto farci qualcosa di grandioso e così è stato. Lemmy adorava la nostra interpretazione". Dello stesso avviso il batterista Mikkey Dee, ora in pianta stabile negli Scorpions: "Lemmy ne era veramente orgoglioso. Non solo per come è venuta fuori, ma sopratutto perché è stato divertente farla. Che poi è quello che questi progetti dovrebbero essere: puro divertimento".
 
 
Facendo un bel salto indietro nel tempo si torna all'inizio degli anni Novanta con"Hellraiser", che poi proprio cover non è. La canzone fu scritta infatti da Lemmy insieme a Ozzy Osbourne e Zakk Wylde, finendo pubblicata per prima sul disco del cantante dei Black Sabbath "No More Tears". Successivamente i Motörhead ne realizzarono una loro versione inclusa nella colonna sonora del film "Hellreiser III: Hell On Earth". Particolarmente fortunato fu anche il riarrangiamento di "God Save The Queen" dei Sex Pistols che, insieme ad un video molto divertente, funse da singolo per l'album "We Are Motörhead". In "Starstruck", presente nella compilation tributo a Ronnie James Dio del 2014, c'è Biff Byford dei Saxon a duettare insieme a Lemmy, mentre di "Rockaway Beach" dei Ramones ci viene offerta solo la versione demo. In chiusura troviamo "Whiplash" dei Metallica, che tra l'altro valse ai Motörhead un Grammy per la miglior performance metal (era il 2005). 
 
 
Rubando le parole a Mikkey Dee, "Under Cöver" è un disco non imprescindibile ma sicuramente divertente, e che, almeno per qualche momento, ci farà sentire Lemmy più vicino.




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