Primal Fear
Angels Of Mercy - Live In Germany

2017, Frontiers Music
Heavy Metal

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 31/05/17

Forti della pubblicazione del ben riuscito "Rulebreaker" a inizio 2016, e dei chilometri macinati in tour intorno al mondo nei mesi successivi, i teutonici Primal Fear hanno scelto di immortalare il loro show a Stoccarda con un bel live album ricco e di buona fattura.


"Angels Of Mercy - Live In Germany" è infatti costituito da ben 15 tracce selezionate per realizzare il primo Blu-Ray rilasciato dalla formazione tedesca. Elemento vincente del disco è sicuramente l'avere come protagonista una band in forma e carica come un candelotto di dinamite pronto a saltare per aria con un bel botto. I Primal Fear ce l'hanno messa tutta su quel palco e si sente anche dal disco. Vero, i live vengono corretti parecchio in studio, ma qui c'è tutta la genuinità dell'heavy metal fatto bene che risuona dagli speaker durante l'ascolto.


Tecnicamente parlando, pur non perfetto, si tratta comunque di un prodotto ben confezionato. Già la copertina, cromata come vuole lo stereotipo del genere, è bella da vedere e tutt'altro che pacchiana, in più il contenuto è ben presentato con un buon missaggio che, seppur scricchiolando un tantino per quanto riguarda il comparto bassi (ahimè è cosa comune) si difende bene e permette di godersi appieno l'esperienza musicale offerta in questo live album, tanto che alzare il volume diventa una gioia. Certo, non è come essere sotto il palco ma dà un'idea di quello che può essere un concerto dei Primal Fear, ovvero una bomba.


Sorprendente come "Angels Of Mercy" si mantenga su standard molto elevati fin dall'inizio ma brilli, sia per esecuzione che per comparto tecnico, soprattutto sull'ultimo brano. "Fighting The Darkness" è infatti una di quelle tracce che dal vivo dà il meglio di sé e resta spettacolare anche su disco. Un altro brano che spicca è la title track dell'ultimo album, "Rulebreaker", piazzata benissimo tra due pezzi abbastanza tirati come "Angels In Black" e "Sign Of Fear" così da smorzare un po' e creare maggiore dinamica nella tracklist. Ottima la setlist in generale, anche se risulta singolare la scelta dello sfumato alla fine dei brani. Potremmo capire lo sfumato sul finire dell'ultimo pezzo, ma su tutti? Scelta stilistica insolita. Non brutta, ma insolita.


In attesa di rivederli sui nostri palchi, non si poteva trovare un modo migliore per festeggiare un periodo molto positivo per la band. Ottimo lavoro.





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