NUOVE USCITERECENSIONI

Fall Out Boy – So Much (for) Stardust

We could dance our tears away
Emancipate ourselves
We’ll cry later or cry now, but baby
Heartbreak feels so good

In un’epoca storica segnata da una fuga senza controllo verso il passato, l’arte rigetta fuori qualunque idea che prima abbia funzionato, nel tentativo di dare ai propri fruitori qualcosa a cui aggrapparsi, qualcosa di sicuro. La musica, ovviamente, si inserisce perfettamente in questo discorso e annovera tra i suoi revival più recenti uno dei generi più amato dai millenials, il pop-punk. Revival che ha investito tutti, tra rapper e vecchie glorie (e non) del passato, perfino quella che una volta veniva chiamata dai fan la Emo trinity: mentre i My Chemical Romance sono tornati sulla scena ma con un sound (per ora) lontano da queste sponde, e i Panic! at The Disco annunciano lo scioglimento, i Fall Out Boy pubblicano “So Much (for) Stardust”.

Dopo un decennio di nuova vita, passato all’insegna di un sound tutto pop e per nulla punk (con alcuni album ben riusciti e altri meno), il quartetto di Chicago decide di tornare alle origini, con tanto di etichetta e produttore storico (Fueled by Ramen e Neal Avron, rispettivamente). Come dichiarato dal frontman Patrick Stump, questo disco è stato realizzato con l’intento di “esplorare il multiverso”, immaginando come sarebbe stato realizzare un altro album invece di sciogliere il gruppo (nel 2009). E il risultato in effetti sembrerebbe questo, sotto certi punti di vista.

Che sia stata l’influenza del suddetto revival, la compagnia dei Green Day durante il loro ultimo tour, o un’ispirazione più personale, i Fall Out Boy dimostrano di non aver dimenticato il loro ruolo di punta nel genere con il loro ottavo disco in studio. Un disco che fa cantare, ma che soprattutto, in pieno stile FOB, fa ballare in tutte le salse: con un ritmo classico del genere (“Heartbreak Feels So Good”), con un brano più dance (“Hold Me like a Grudge”, che ricorda un certo successo dei Queen), con il sapore degli anni ’50 (“So Good Right Now”) o semplicemente in allegria (“What a Time to Be Alive”), è praticamente impossibile rimanere immobili durante l’ascolto.

La sezione ritmica di Andy Hurley e Pete Wentz torna dopo (troppo) tempo a creare basi solide, a tratti frenetiche (“Love from the Other Side”, “Flu Game”), a tratti pompose (“Heaven Iowa”). Le chitarre di Joe Trohman e Patrick Stump finalmente si riprendono il posto di protagoniste nella produzione del gruppo, regalandoci quelle melodie così orecchiabili a cui eravamo tanto abituati. Il cantato non delude mai, grazie alla combinazione Wentz/Stump che si occupa da sempre, rispettivamente, di testo e musica: le doti canore del frontman gli permettono di destreggiarsi liberamente tra voce piena e falsetto, il tutto come sempre colorato da influenze R&B.

Gli elementi che il gruppo aveva scoperto prima di sciogliersi e che hanno fatto da padroni dopo la reunion non sono comunque scomparsi: l’orchestra è fondamentale in “I Am My Own Muse”, tastiere e suoni elettronici sono presenti in più punti attraverso il disco (“The Kintsugi Years (Ten Years)”, “Fake Out”). Le tracce si susseguono rapidamente, intervallate solo da due brevi interludi (in uno dei due troviamo un monologo dell’attore Ethan Hawke dal film “Reality Bites”), fino ad arrivare alla title track in chiusura, che dopo quasi 40 minuti di sensazioni altalenanti compie il canto del cigno con teatralità.

Concluso questo viaggio revivalistico, possiamo sicuramente trarre alcune semplici conclusioni. “So Much (for) Stardust” è il miglior disco dei Fall Out Boy? No. È un disco di cui i fan avevano bisogno? Forse. È un disco di cui la band aveva bisogno per tornare a splendere? Assolutamente sì. Esattamente come anticipato, è un viaggio nel multiverso: un salto nel passato ma con la consapevolezza del presente. Un ritorno su sentieri più famigliari, ma senza dimenticare quanto si è fatto per un po’ di polvere di stelle.

Tracklist

01. Love from the Other Side
02. Heartbreak Feels So Good
03. Hold Me Like a Grudge
04. Fake out
05. Heaven, Iowa
06. So Good Right Now
07. The Pink Seashell (feat. Ethan Hawke)
08. I Am My Own Muse
09. Flu Game
10. Baby Annihilation
11. The Kintsugi Kid (Ten Years)
12. What a Time to Be Alive
13. So Much (for) Stardust

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