Dragonforce (Gee Anzalone)
È prevista per il prossimo 19 maggio l'uscita del nuovo album dei mitici Dragonforce. Ne abbiamo parlato con il batterista Gee Anzalone, membro italiano del gruppo dal 2014.
Articolo a cura di Paolo Stegani - Pubblicata in data: 14/05/17

Ciao Gee! Cominciamo parlando di te. Sei entrato nel gruppo nel 2014. Com'è stato il tuo ingresso e l'esperienza di registrazione del nuovo album?

 

È stata una cosa molto soft. Ero di ritorno dal tour con i Kill Ritual, e sin dal momento del mio ingresso abbiamo fatto diverse date. Per quanto riguarda il periodo in studio è stata senz'altro un'esperienza fantastica, mi hanno lasciato carta bianca e ciò mi ha permesso di esprimere al meglio il mio modo di suonare.

 

Come avete scelto questo titolo, "Reaching Into Infinity"? Qual è il tema dell'album?

 

La musica è un ponte per raggiungere la libertà mentale. Già la copertina dà un'idea di evasione da questo mondo, una fuga possibile solamente attraverso la musica, con quella specie di Stargate, come lo chiamo io, a rappresentare la porta verso un'altra dimensione, verso l'infinito appunto.

 

Questo vostro nuovo album è stato prodotto da Jens Borgen. Com'è stato lavorare accanto ad un simile professionista?

 

Basti pensare che ha lavorato con alcuni dei migliori nomi del panorama metal mondiale. A livello di produzione ci ha sicuramente dato tanto, senza mai intromettersi nella creazione o nella modifica dei brani. Anzi, ha saputo dare loro un'energia notevole: lavorare con lui è stato sicuramente molto positivo.

 

dragonforceintervista2017intern

 

Ascoltando il nuovo album mi è sembrato cercaste di uscire un po' dai vostri standard e di prendere alcune distanze dalle sonorità degli album precedenti sia dal punto di vista degli arrangiamenti sia dal punto di vista del canto. È così? In cosa differisce questo album dai precedenti?

 

Mi fa piacere che tu abbia notato questa cosa perché effettivamente è vero. Sono veramente molto contento del risultato che abbiamo ottenuto. È stata una collaborazione, un lavoro di gruppo in cui ci siamo stimolati a vicenda e ne è uscito quello che a mio parere è il nostro miglior album fino ad ora. C'è stata un'evoluzione, secondo me, ed il prodotto finito ne è una prova.


A fine marzo è iniziato un lungo tour che è partito dall'Austria per toccare diversi paesi come l'Inghilterra, le Filippine, l'Indonesia, il Giappone, l'Australia. Nelle date del nuovo tour promuovere te principalmente le tracce del nuovo album oppure lascerete spazio anche ai vecchi successi?

 

La scaletta si amplierà dopo la data di uscita dell' album, però faremo già qualche anticipazione. Per il resto punteremo soprattutto sulle nostre hit di maggior successo, anche perchè è ciò che i fan desiderano.

 

Il nuovo album uscirà in diversi formati ovvero il cd LP ma anche una special edition contenente un DVD di una vostra esibizione al Woodstock festival in Polonia nel 2016. Cosa ricordi di quelle esibizione?

 

È stato un grande concerto. La quantità di pubblico era enorme, non riuscivo nenache a vederne la fine. È stata un'emozione incredibile. Poi i polacchi sono veramente scatenati! [ride, ndr]. Non c'è un motivo in particolare per cui abbiamo deciso di registrare proprio quello show, però senza dubbio è stato uno show da ricordare.


Il vostro successo ha raggiunto ormai grandissimi livelli e alcuni dei vostri brani più famosi sono addirittura considerati il Sacro Graal dei videogiochi a tema musicale. Come ci si sente?

 

È davvero una grandissima soddisfazione. In generale siamo veramente molto soddisfatti di come ci stanno andando le cose, del successo che abbiamo: vedere che il pubblico sa a memoria ogni nostra canzone, la passione con cui si scatena durante i live... la quantità incredibile di wall of death che nascono dal nulla! [ride, ndr]. Non finiremo mai di ringraziarli per il grandissimo supporto.


Vorresti mandare un saluto a tutti i lettori di SpazioRock?


Certamente. SpazioRock è una fantastica webzine. Cari lettori, un grandissimo saluto: siccome sono uno che gira parecchio, sono sicuro che ci si vedrà in giro, in tour e non solo. Ciao!




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