Alter Bridge (Mark Tremonti)
L'attesa per il nuovo album degli Alter Bridge è quasi finita, ne parliamo direttamente con il chitarrista e principale autore Mark Tremonti.
Articolo a cura di Salvatore Dragone - Pubblicata in data: 04/10/16

Gli Alter Bridge sono tornati in scena con il quinto album della loro carriera. Chi è "The Last Hero"?

 

E' solo un personaggio immaginario, non si riferisce a nessuno in particolare.

 

La sua uscita ha una tempistica perfetta quando nel mondo non si fa altro che parlare delle prossime elezioni presidenziali americane. C'è qualche connessione con i testi dell'album?

 

In realtà vanno oltre quanto succede da queste parti, si riferiscono in generale a quanto succede oggi nel mondo intero. Come hanno fatto questi leader ad ottenere il potere? Bisognerebbe chiedersi se qualcuno di loro si preoccupa veramente di ciò che rappresenta oppure solo di se stessi. Mi sembra che siano davvero pochi i grandi politici là fuori, questo è molto preoccupante.

 

Sempre rimanendo in tema di eroi, ultimamente molti di loro sono venuti meno: Lemmy, Bowie, Prince, Weiland...sono artisti che in qualche modo ti hanno influenzato nel corso della carriera?

 

Credo lo siano stati più per le band con cui sono cresciuto io. Lemmy è stato un'icona ed un riferimento per tutti i gruppi rock e metal, i Metallica ad esempio. La vedo più in questa maniera anche se sono un grandissimo fan dei Motorhead e degli altri che hai citato. Il loro contributo per la musica in generale è stato enorme, uno shock averli persi tutti a distanza così ravvicinata.

 

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Ho ascoltato a fondo il nuovo disco prima di questa intervista, onestamente non so dirti se si tratti del migliore nella vostra carriera ma trovo sia davvero potente e completo, i vostri fan lo ameranno senza alcun dubbio. Manca una settimana prima dell'uscita ufficiale, che aspettative avete sulle reazioni della gente?

 

Ti confesso siamo molto ottimisti per questo ed il giudizio di chi ha già avuto modo di ascoltare l'album è molto positivo, non ci resta che aspettare tutti gli altri (ride, ndr). Ad ogni modo non mi preoccupo ormai troppo di quello che si aspettano le persone, cerchiamo di migliorare disco dopo disco e la sensazione è di aver fatto un buon lavoro anche questa volta.

 

Personalmente ritengo che tutte le canzoni presenti in "The last hero" siano davvero molto valide, non ti nascondo però una sensazione, come se gli Alter Bridge avessero trovato una sorta di "comfort zone" per quanto riguarda la scrittura dei pezzi. Stilisticamente non ci sono moltissime differenze rispetto a quanto avete già scritto in passato, credi che una volta trovata la formula definitiva continuerete su questa strada o ne percorrerete di nuove?

 

Facciamo sempre pratica su cose nuove cercando ogni volta di spingerci oltre. Quando scriviamo passiamo al vaglio diverse soluzioni, introducendo per esempio nuovi elementi che possono essere solo sonori o strumentali oppure giocando con la struttura delle canzoni. Ti posso dire che su questo disco in particolare abbiamo sperimentato accordature per noi inusuali. Il nostro obiettivo è risultare il più possibile originali e accattivanti senza snaturarci.

 

In una recente intervista Myles ha parlato di una certa etica del lavoro che ha acquisito lavorando con Slash. Come funziona invece negli Alter Bridge quando si tratta di scrivere o provare?

 

In genere mi porto un po' avanti io con la scrittura, anche Myles scrive tanto. In genere presentiamo poi le canzoni al resto della band e proviamo finchè il risultato non ci soddisfa. Questo per quanto riguarda la parte di composizione, per il resto ti assicuro che anche noi siamo molto meticolosi nel preparare i nostri show!

 

Considerando il rapporto che c'è tra Myles e Slash pensi ci sia una possibilità di vedere dal vivo gli Alter Bridge in supporto dei riuniti Guns N'Roses?

 

Se i Guns dovessero mai invitarci sarebbe fantastico, non te lo nego, ma ancora non lo hanno fatto (ride, ndr).

 

A parte il primo, in tutti gli altri album avete sempre avuto Michael Baskette come produttore. Che importanza ha per la band ed è possibile secondo te paragonarla in un certo senso a quella avuta da George Martin per i Beatles?

 

E' senz'altro il miglior produttore con cui abbiamo mai lavorato. Una volta entrati in studio diventa la quinta voce in capitolo e l'ultimo arrangiatore delle canzoni. Sai, i principali compositori siamo io e Myles, lui in qualche modo fa da filtro quando ci sono idee divergenti. Sicuramente ha una grande importanza per noi e sa come raggiungere dei risultati fantastici.

 

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Cosa hai utilizzato per registrare l'ultimo album? E' cambiato qualcosa nella tua attrezzatura studio?

 

L'80% del suono di chitarra distorta viene direttamente dal mio nuovo amplificatore signature. Non sono uno che ama molto gli effetti, quelli che senti sul disco sono principalmente di Myles. Per quanto riguarda le chitarre invece ho sperimentato una 7 corde per dare ancora più corposità alla frequenze medio basse.

 

Gli Alter Bridge hanno raggiunto una grande popolarità in Europa, specie qui in Italia. Avete mai pensato di fare proprio nel nostro paese uno show speciale come ad Amsterdam?

 

Sì, sappiamo di avere molti fan in Italia e ne siamo davvero felici, ci fanno sentire sempre la loro vicinanza e durante i concerti sono semplicemente fantastici! Al momento non c'è un piano di questo tipo ma è senz'altro una possibilità concreta.

 

Per alcune date del prossimo tour avrete in vostra compagnia i Gojira. Come è nata questa idea? Pensi che questa combinazione possa funzionare?

 

E' una band che ci piace molto, ho avuto modo di conoscerli durante l'ultimo tour di Mark Tremonti Project. Abbiamo partecipato insieme al NAMM e ad alcuni master show. Credo sia molto bello andare in tour con una band che ti piace e che rispetti, personalmente credo siano tra i migliori gruppi dal vivo oggi.

 

Negli ultimi anni stanno nascendo molti di quelli che chiamano "supergruppi", un giorno vedremo coinvolto anche te in un progetto con altri musicisti noti?

 

Non credo, sono già molto impegnato con due band attivissime che mi lasciano poco spazio per pensare ad altro.

 

Grazie di tutto Mark!

 

Grazie a voi, ci vediamo a Bologna!

 

 




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