Rhapsody Of Fire
From Chaos To Eternity

2011, Nuclear Blast
Power Metal

L'ultimo capitolo delle saghe targate Rhapsody in anteprima su SpazioRock...
Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 01/06/11

Il triumvirato Turilli, Staropoli e Lione si riunisce per regalare alla nutrita schiera di fan l’ultimo capitolo, "From Chaos To Eternity", appartenente alla seconda saga targata Rhapsody Of Fire. Già, l’ultimo capitolo, perché l’album in oggetto chiude in modo definitivo e incontrovertibile l’epoca contraddistinta dalla “Dark Secret Saga”, preceduta dalla splendida “Emerald Sword Saga” pubblicata nei primi anni di vita del gruppo: da ora in avanti, come conferma il tastierista Alex Staropoli nella nostra intervista che potete leggere in anteprima nazionale, ogni disco avrà vita a se stante. L’ultima release dei Rhapsody Of Fire di cui ci siamo occupati qualche tempo fa porta il titolo di “The Cold Embrace Of Fear”, un EP che ha ottenuto riscontri discordanti ma che, a parere del sottoscritto, dipinge molto bene i tratti somatici del nuovo corso: uno stile pur sempre ridondante ma più aggressivo e meno statico, caratteristica già riscontrata sull’apprezzato “The Frozen Tears Of Angels”.


L’ennesima immersione nelle lande incantate ci mostrerà un gruppo nuovamente alle prese con il metal sinfonico che ormai da tempo verghiamo, meno incline agli sfarzi hollywoodiani di cui la band si è sempre fregiata. Ad esultare saranno pertanto i supporter dell’era “Dawn Of Victory”/“Power Of The Dragonflame”, perchè "From Chaos To Eternity" è di gran lunga il disco più grintoso che i Rhapsody abbiano mai pubblicato. Punto a favore? Non del tutto, perché una traccia come “Aeons Of Raging Darkness”, monopolizzata da growling e ritmiche serratissime, rischia soltanto di minare e non di rinforzare il comparto melodico, da sempre l’unico vero motivo di vanto oltre a quello della produzione in studio.


Il disco non è esente da momenti fiacchi, il lento “Anima Perduta” per esempio è un surrogato di brani già pubblicati e meglio riusciti di questo: il testo in italiano e il carattere teatrale del pezzo un tempo potevano sorprendere, oggi non più. La suite “Heroes Of The Waterfalls’ Kingdom”, divisa in 5 parti, ha un lunghissimo periodo di stanca tra l’ottavo e il tredicesimo minuto: è così difficile capire che cinque o sei minuti consecutivi di fase strumentale coperta dalla solita, noiosissima voce che narra le vicende della saga (poco importa che sia Cristopher Lee o chi per esso), sono nauseanti già dopo il primo ascolto? E poi “I Belong To The Stars”, mid-tempo che lascia il tempo che trova se paragonato ai grandi cavalli di battaglia del gruppo.

Ora le note positive. “Tornado”, che già avete potuto ascoltare per gentile concessione del gruppo, ha il miglior refrain del lavoro, le prime tre canzoni dopo l’intro sono una più bella dell’altra, sempre merito di ritornelli che esplodono di continuo e grazie anche, è bene dirlo, ad un Fabio Lione in grande spolvero. Che dire poi de “Lo Spirito Della Foresta”, prima parte della suite già menzionata, un brano magico e soave di flauti e chitarre acustiche interpretato a meraviglia dallo stesso Fabio. Feste e banchetti di corte assicurati.


Il gruppo di Turilli è senza ombra di dubbio una delle realtà più importanti che il metal italico possa offrire. Dopo il blocco temporaneo causato dalla diatriba con Magic Circle Music, i ragazzi non devono rischiare di forzare i tempi per pubblicare quanto più materiale possibile: il prodotto finale potrebbe risentirne in termini di qualità. Detto questo, mi sento di consigliare “From Chaos To Eternity”, album godibile e piuttosto longevo che, nonostante il voto (meritato) che leggete qua  in basso, mi sento di definire come il meno ispirato della discografia.





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