Black Label Society
Alcohol Fueled Brewtality Live!! + 5

2001, Spitfire
Hard Rock

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 07/04/09

Dopo due studio album con i suoi Black Label Society, Zakk Wylde non è stato con le mani in mano, e ha proposto subito alla propria platea un live album che testimoniasse, anche in concerto, la caratura e qualità della propria creazione. Così ci ritroviamo a parlare di Alcohol Fueled Brewtality Live!! + 5, questo il titolo della seconda edizione del disco qui in esame, registrato durante la tourné del 2000.

Quando si parla di Zakk Wylde, si sa gia sempre in anticipo dove si andrà a parare, e anche questo live non tradisce le attese, regalandoci uno show in cui tutte le cartucce del barbuto chitarrista vengono sparate senza troppi giri di parole, dando vita a un concerto basato principalmente sull'energia che i quattro musicisti riescono a sprigionare, una prestazione tutta sostanza, sudore e cuore. Chi conosce la maestria di Zakk, sa anche che dietro a tutto questo c'è una strabiliante preparazione tecnica, ci sono idee vincenti, melodie dalla presa immediata che nascondono sempre un'anima più profonda e intimista, ci sono sentimenti genuini, ecc... che trovano posto anche in sede live, sopraffatti inizialmente dalla veemenza con cui mr Wylde conduce la serata. Sì perchè, come prevedibile, Alcohol Fueled Brewtality Live!! + 5 è principalmente un live violento e crudo, sguaiato e irriverente, registrato in maniera da farci percepire anche la più piccola goccia di sudore versata da Zakk, senza rinunciare alla splendida "rozzezza" che fa parte del Dna dei Black Label Society.

Il primo disco dell'opera (che contiene tutta l'esibizione), vede susseguirsi alcuni degli episodi migliori della carriera dei nostri, privati di tanti altri che verranno in seguito, in grado comunque di allestire un concerto di tutto rispetto. L'inizio di ogni esibizione dei Black Label Society è ormai conosciutissimo: una sirena annuncia l'ingresso sul palco, il pubblico che chiama il proprio beniamino e si è dunque pronti a partire. Apre le danze Lowdown, primo estratto dal debutto Sonic Brew, e subito dopo pochi minuti non si contano più i continui incitamenti di Zakk, e i continui "fuck" che declina in tutti i modi possibili, facendo urlare la sua chitarra di continuo e sfoderando una prestazione vocale piacevolmente "esagerata", a cui si può facilmente perdonare qualche eccesso/sbavatura, dettato unicamente dal furore che pervade i nostri. Catanese alla seconda chitarra, Nunenmacher alle pelli e Gibb al basso sono perfetti e coinvolgenti, lasciando giustamente spazio alle divagazioni e improvvisazioni di Zakk, che non facciamo fatica a immaginarcelo nella sua consueta posizione durante gli infuocati assoli che propone per tutta la durata dello show. Poche pause tra un brano e l'altro, addirittura i primi cinque sono praticamente uno in fila all'altro, con la prima hit che arriva con Superterrorizer, in cui Zakk, poco prima del micidiale riff portante, grida al pubblico: "Limp Bizkit sucks dick!", ed esibendosi in un assolo da capogiro nel finale. Una piccola parentesi pacata con le seguenti canzoni, su cui spicca la bellissima Bored To Tears, un assolo di oltre quattro minuti in A.N.D.R.O.T.A.Z. (breve rispetto alla media a cui ci ha abituato) e si riparte con le ostilità con Born To Booze, per arrivare a No More Tears, cover del celeberrimo brano di Ozzy, incattivita incredibilmente da Zakk, trasformando un pezzo dalla magia unica in una legnata spettacolare (ribattezzata "No More Fucking Tears"...), che varrebbe da sola l'acquisto del disco.

Ma non è finita qui, perchè nella ristampa dell'album, è stato inserito un secondo cd in cui il nostro imbraccia la chitarra acustica e lascia affiorare la parte più malinconica della sua musica, con cinque brani acustici uno più toccante dell'altro. Splendida la cover di Neil Young, Heart Of Gold, in cui la voce di Zakk dona al brano un calore tutto particolare, come altrettanto indovinata la cover dei Black Sabbath, Snowblind, e le restanti canzoni, che potrebbero entrare di diritto nei migliori brani acustici della carriera.

Alcohol Fueled Brewtality Live!! + 5 è dunque lo specchio fedele di una band, o meglio di un musicista, in grado di far scatenare e commuovere l'ascoltatore con la stessa intensità. Un live fracassone e alcolico, e una sessione in studio dai toni pacati e sognanti... Cosa volete di più?



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