È sempre una gran gioia ritrovare gli Helmet nell’elenco delle imminenti uscite discografiche: la leggendaria band newyorkese, fondata da quel geniaccio di Page Hamilton, ha firmato pagine fondamentali del grande libro dell’alternative metal, grazie alla procreazione di un sound massiccio e affilato come un rasoio da barbiere, capace di influenzare migliaia di gruppi negli ultimi trent’anni. Purtroppo non parliamo di un nuovo full length (l’ultimo “Dead To The World” risale a ben cinque anni fa), ma di una raccolta live, divisa in due facciate, che riassume l’indomabile presenza scenica e la potenza sonora on stage di una band diventata ormai culto tra i fan del genere.

Afflati hardcore, sonorità nude e crude, l’essenzialità della violenza ribelle di quattro ragazzi alle prese con le prime esibizioni davanti ad un pubblico ribollono nel primo lato di “Live and Rare”, registrato in maniera quasi amatoriale nel leggendario CBGB di Manhattan. Suono pastoso, ma carico di fascino, tipico delle registrazioni rozze e seminali, gli Helmet che sfuriano come pazzi davanti a poche teste in movimento, suonando alcuni pezzi dei loro primi anni di carriera, basta veramente poco. Della setlist in questione, solo la rapida “Repetition” e le statuarie “Sinatra” e “Murder” saranno comprese nello storico debut “Strap It On”, registrato di lì a breve, il resto è violento repertorio da garage, i primi semi, peraltro già ben riconoscibili, di un imminente (e strameritato) successo.

Molto differente, seppur esplosivo quanto il primo, è il secondo lato della raccolta, contenente la registrazione del concerto al Big Day Out Festival di Melbourne del 1993: fatto il botto l’anno precedente con un capolavoro come “Meantime”, gli Helmet si ritrovano i riflettori internazionali puntati dritti nelle pupille, con un tour mondiale arrivato a toccare le famigerate coste australiane. Suoni più puliti, una registrazione decisamente più professionale ed un pubblico più vasto non cambiano, però, il caratteraccio delle origini, che torna, seppur più lavorato e cesellato, nella sua forma più ruvida, viscerale. Il chirurgico riffing di “Ironhead” e “Turned Out”, il roccioso basso danzante di “Give It”, il leggendario incedere della spaventosa “In The Meantime”, manifesto di una generazione, sono alcune delle tracce di un’infuocata scaletta da gustare fino all’ultimo secondo.

“Live and Rare” ci riporta con la mente a trent’anni fa, ridisegnandoci gli Helmet nella loro iconica formazione originale, dai primi passi nei piccoli club alle grandi platee dei festival. Obbligatoria per i fan, consigliata per gli ascoltatori più sporadici, “Live and Rare” è una chicca che inizierà a scaldarvi per bene, in attesa di rivedere dal vivo Page Hamilton e soci il prossimo anno.

Tracklist:

Live at CBGB
01. Intro
02. Impressionable
03. Murder
04. Your Head
05. Repetition
06. Sinatra
07. Rumble

Live at Big Day Out Festival
08. Ironhead
09. Better
10. Give It
11. Blacktop
12. Oven
13. Turned Out
14. In the Meantime