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Magnum – The Monster Roars

Arrivati alle cinquanta primavere di attività, i Magnum non pensano assolutamente a sotterrare l’ascia di guerra, raggiungendo con “The Monster Roars” il traguardo del ventiduesimo album sulla lunga distanza. Reduce da un paio di lavori di ottimo livello, “Lost On The Road To Eternity” (2016) e “The Serpent Rings” (2018), la band britannica continua a sciorinare una forma invidiabile, malgrado il sound proposto non si discosti quasi per nulla dal canovaccio consueto, salvo le opportune modernizzazioni specialmente in fase produttiva.

Certo, l’artwork del nuovo disco, raffigurante un satanasso dalla fisionomia a dir poco grottesca, oltre a far rimpiangere le suggestive cover di Rodney Matthews, non lasciava presagire niente di buono riguardo il contenuto. Tuttavia, l’ascolto dell’ennesima prova di valore di questi inossidabili veterani della musica mondiale conferma l’adagio che un libro non si debba giudicare esclusivamente dalla copertina, benché tale aspetto non appaia così secondario in termini commerciali. A ogni modo, la premiata ditta a nome Bob Catley e Tony Clarkin batte ancora forte sul pezzo, l’uno con la sua ugola che, almeno in studio, sembra non soffrire l’usura fisiologica degli evi, l’altro sempre capace di intarsiare riff e ritornelli d’alta scuola.

La tracklist snocciola tutto ciò che ci si attende dal quintetto di Birmingham: un melodic hard rock dalle mille sfaccettature, di volta in volta progressivo (“The Monster Roars”, “Remember”, “Can’t Buy Yourself A Heaven”), epico (“I Won’t Let You Down”, “Come Holy Man”), di carattere (“No Steppin’ Stones”, “Your Blood Is Violence”, “The Day After The Night Before”), barocco (“That Freedom Road”), punteggiato da fiati anthemici, dalle tastiere regali di Rick Benton e da una sezione ritmica che si districa tra il massiccio e il puramente ritmico, con Dennis Ward e Lee Morris davvero in gran spolvero. L’omaggio ai Queen più barocchi (“All You Believe In”), la classica ballad dal sapore AOR (“Walk The Silent Hours”) e la brillante “The Present Not The Past” – che pare provenire direttamente dalla scaletta di “On Storyteller’s Night” (1985) – conferiscono il giusto tocco anni ’80 a un platter ricco di mid-tempo e di testi realistici e pungenti, con le atmosfere fantasy del recente passato messe momentaneamente nel cassetto.

“The Monster Roars” rappresenta la vivida testimonianza di come i Magnum, pur non allontanandosi dal proprio stile abituale, siano in grado di scrivere canzoni fresche e genuine anche quando la carta d’identità e i lustri di carriera alle spalle autorizzerebbero a credere il contrario. Leggende viventi.

Tracklist

01. The Monster Roars
02. Remember
03. All You Believe In
04. I Won’t Let You Down
05. The Present Not The Past
06. No Steppin’ Stones
07. That Freedom Word
08. Your Blood Is Violence
09. Walk The Silent Hours
10. The Day After The Night Before
11. Come Holy Men
12. Can’t Buy Yourself Heaven

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