Korpiklaani (Cane Savijärvi)
Il primo storico live dei Korpiklaani raccontato direttamente dalle parole del chitarrista Cane Savijärvi: una breve chiacchierata che illumina su particolari scelte e curiosità di una delle band più importanti del panorama folk metal continentale che sarà di scena a Milano il 5 Marzo.
Articolo a cura di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 28/09/17

"Live At Masters Rock" è il primo live dopo quasi vent'anni di carriera. Come è maturata l'idea di pubblicare un doppio album e un DVD? Avete sentito una sorta di urgenza al fine di regalare ai fan il gioiello mancante nella loro collezione?

 

Progettavamo un DVD già da anni. Sono stati registrati molti concerti nel corso del tempo, ma finalmente siamo riusciti a mettere insieme qualcosa degno di essere pubblicato. Naturalmente c'erano pressioni da parte dei fan per la release, ma volevamo aspettare il momento giusto per noi.

 

Entrambi i concerti sono stati registrati in Repubblica Ceca. Si è trattato di una scelta dovuta alla qualità della performance o una decisione presa per altre ragioni?

 

Il Masters Of Rock è uno dei migliori festival in Europa e da questo punto di vista un'ottima location per filmare e registrare un DVD. La nostra è una lunga storia con la kermesse, quindi sapevamo esattamente quali sarebbero state le condizioni. Desideravamo anche offrire uno spettacolo speciale per il festival visto che abbiamo suonato lì tante volte nel corso degli anni.

 

Non c'è traccia di alcun artificio nell'album. Intendevate mostrare ai fan l'anima più rock'n'roll della band?

 

Nella scena folk quando si vuole creare uno spettacolo più grande basta portare un numero di musicisti maggiore sul palco. Così abbiamo aggiunto il nostro buon amico Tero Hyväluoma al violino e Toni Perttula, fratello gemello di Sami, alla seconda fisarmonica. Spettacolo speciale per noi non significa show pirotecnico né quel genere di cose. Come hai detto, è orientato verso il puro rock'n'roll. Siamo molto soddisfatti del risultato.

 

Da come ne parli dunque la varietà degli strumenti e la presenza di altri musicisti ha contribuito a creare un'atmosfera elettrizzante.

 

Ancora di più in questo caso. Tutti i musicisti hanno uno stile differente e sicuramente ciò rende la musica più interessante da ascoltare. Questo significa maggiori armonie e solos cangianti, in quanto ognuno di essi viene suonato con strumenti folk.

 

Uno dei vostri obiettivi è sempre stato quello di intrattenere il pubblico: "Beer Beer", "Vodka", Happy Little Boozer" sono solo alcuni dei brani capaci di scatenare la platea. Tuttavia nel disco emergono anche momenti epici e riflessivi. Secondo quale principio sono state selezionati i pezzi?

 

Abbiamo sempre cercato di includere nella setlist canzoni da ogni album da noi realizzato. Non è facile e sicuramente non succede in ogni concerto, ma penso che siamo riusciti abbastanza bene in questo.

 

korpiklaaniintervista2017

 

 

Siete sovente indicati come una band divertente, asserzione forse eccessivamente superficiale. Vi riconoscete in tale giudizio o esso risulta limitante?

 

Essere divertenti ha grande importanza per il gruppo. So esattamente da dove proviene: vogliamo solo intrattenere durante i concerti. È anche bello vedere la folla rallegrarsi molto. Ma quando si tratta di musica, il divertimento è solo una piccola parte. Con questo lavoro volevamo che la gente vedesse entrambi i lati della band. Trovare l'equilibrio, come nella vita in generale: momenti sì, momenti no.

 

I Korpiklaani sono molto difficili da classificare: un miscela di metal e folk energico e danzante. Avete cercato di descrivere la cultura e la storia del vostro paese attraverso la presenza nelle canzoni di forti elelmenti tradizionali. Vi sentite i veri bardi della Finlandia?

 

Beh sì la tradizione del nostro paese fa parte della nostra proposta, ma quando componiamo e suoniamo non pensiamo certo di essere i portabandiera della Finlandia.

 

Sono passati due anni dall'ultimo lavoro "Noita". In cantiere bolle qualcosa di nuovo? Seguirà le stesse coordinate dell'album precedente?

 

Sì, abbiamo iniziato a lavorare su nuovo materiale. Un bel pugno di demo ha già visto la luce. Sono sicuro che la direzione sarà la stessa, il che significa che il prossimo album sarà ancora migliore di quello precedente. Abbiamo molte idee inedite e il sound si sta sviluppando ancora.

 

Avete pianificato un tour che vi condurrà in Cina e in Giappone. La vostra musica è sicuramente lontana dalla cultura orientale: noti la stessa interazione del pubblico europeo o ti appare diversa?

 

È un po' differente lì. L'interazione è la stessa, ma mostrano il loro entusiasmo in modo più cortese. Non così ruvido, suppongo.

 

E il pubblico in Italia? 

 

Gli Italiani sono come gli altri Europei, molto energici e rumorosi. Ogni spettacolo in Italia è un piacere per noi.

 

In attesa di vedervi il 5 marzo 2018 a Milano vorresti lasciare un messaggio ai tuoi fan e ai nostri lettori?

 

Ci vediamo a Milano e nel frattempo catapultatevi nell'atmosfera festosa del nostro nuovissimo "Live At Masters Of Rock DVD"! Grazie.




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