SpazioRock presenta: Dentro al cilindro di Slash #1
Con lo staff di Slash Italia scopriamo la figura del guitar hero americano, in attesa del nuovo album previsto per il 2014.


Articolo a cura di SpazioRock - Pubblicata in data: 10/03/14

Speciale a cura dello staff di Slash Italia

SLASH: SOPRAVVISSUTO AL PROPRIO MITO


E' curioso notare, da fan militante e consumato alla cui categoria ritengo di appartenere, come ancora oggi, nel corso di chiacchiere da bar, sui social forum e in ogni frivola occasione di confronto, mi capiti di sentire parlare del mio artista di riferimento con esclamazioni del tipo "... Ah sì Slash.. quello che suonava nei Guns n Roses.. si si lo conosco" e, anche se avvezzo a questo tipo di risposta, non smetto comunque di interrogarmi sulla natura di tale affermazione. Nonostante sia trascorso quasi un ventennio da quegli eventi, la figura iconica del chitarrista riccioluto, autoindulgente e travisato da un curioso cilindro resta indissolubilmente legata a quella inarrivabile, gigantesca ed epica formazione di musicisti che alla metà degli anni 80' hanno cambiato la storia della musica. Buona parte di noi attorno alla svolta epocale degli "anta", conosce gli eventi e sa come tutta quella primordiale magia si sia fragorosamente dissoluta. Poco importa se conosciamo la storia perché i protagonisti di questa irripetibile esperienza, sono rimasti marchiati indissolubilmente da questa aura di misticismo, nata e mai scomparsa attorno a quella fantastica formazione musicale.


Inutile puntualizzare che le cose sono cambiate tanti anni fa ed hanno preso direzioni che difficilmente torneranno ad essere convergenti in un qualsiasi futuro: la grandezza di quella storia trascende l'attualità e la realtà! Fortunatamente questa cristallizzazione di pensiero non ha prodotto un conseguente immobilismo artistico e la diaspora dei membri originari di quell'eden primordiale della musica, ha costellato questo ventennio di tante e altrettanto fantastiche esperienze musicali. Questo percorso, iniziato "all'alba del giorno dopo", è stato anche il nostro cammino a fianco dell'artista che ci ha tanto emozionato in gioventù e con la musica del quale siamo diventati gli adulti che siamo oggi. Uomini e donne che ritrovano nella musica e nella sua passione, quella spensieratezza e quell'amabile profumo di adolescenza che sono ormai passati. Passati come sono passate le alchimie dei miti che abbiamo conosciuto ma la cui grandezza è sopravvissuta.

 

Slash Italia, nelle varie forme che nel corso del tempo ha assunto, con il lavoro di tutte le persone che in questo cammino hanno contribuito alla sua nascita e diffusione, racconta e testimonia quella parte di storia che è venuta dopo la caduta del mito, seguendo le tracce di uno dei personaggi protagonisti e diventato esso stesso una icona del genere musicale. Grazie alla disponibilità di SpazioRock condivideremo con gli utenti alcuni contenuti riguardanti l'artista che Slash Italia, la prima, l'originale e la più datata realtà dedicata a Slash in ambito nazionale ha raccolto nel corso della sua attività.


SPAZIOROCK PRESENTA: DENTRO AL CILINDRO DI SLASH #1

 

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Siamo all'inizio del mese di marzo 2014 e proprio in questi giorni sono in corso le registrazioni di quello che sarà il nuovo ed ennesimo album che vedrà la luce sotto l'icona del chitarrista Slash. Prima però di approfondire gli aspetti che stanno caratterizzando l'uscita di questo nuovo album, ripercorriamo un volo pindarico sugli aspetti salienti della storia che ci ha condotto ai giorni nostri. Se i conti non sono sbagliati siamo giunti alla produzione numero "sette" nata in un contesto extra GnR se non consideriamo le innumerevoli e quasi incalcolabili singole collaborazioni di Slash in brani e album di altri artisti. Queste produzioni organicamente inserite a marchio Slash sono variabilmente identificabili come album legati esclusivamente all'artista stesso o sono inserite in un contesto più ampio di vera e propria band.


Partiamo dal periodo più lontano nel tempo: cominciamo gli Slash's Snakepit. Iniziato come side project dei GnR a metà degli anni 90 vi è confluito quello che pare essere il materiale che per varie ed inspiegabili ragioni all'epoca non ha trovato spazio in una nuova produzione GnR. Si è trattato di un progetto musicale nato nello scantinato dell'abitazione di Slash, dove trovavano spazio anche in numerosi serpenti che l'artista a quel tempo conservava appassionatamente e che appunto per questo era denominato "The Snakepit". Per esigenze più commerciali che artistiche la formazione ha assunto la denominazione di "Slash's Snakepit" qualcosa che suona meno romanticamente in italiano come "Il rettilario nella cantina di Slash" ma che in termini musicali e di ritorno economico ha avuto il suo positivo riscontro.

 

Questa primordiale esperienza ha portato alla luce l'album uscito con il titolo "It's five o'clock somewhere" alla cui stesura hanno contribuito anche membri dei GnR (Duff McKagan, Gilby Clarke e Matt Sorum) oltre ad altri musicisti che hanno anche portato il tour un album che ci ha regalato brani di pregio. Gli anni successivi, dopo che l'esperienza Slash's Snakepit si è conclusa al termine di un tour per il mondo in supporto all'album uscito, hanno visto il periodo buio della formazione Guns n Roses. Il gruppo è andato via via disgregandosi sotto le divergenti spinte interne dei vari membri originali che, uno ad uno, hanno preso strade diverse lasciando Axl Rose e Dizzy Reed come unici membri originali attivi nella band. La verità dietro questa storia è conosciuta solo da coloro che l'hanno vissuta e a noi resta solo la scelta di dare credito ad una o ad un'altra versione, sposare l'una o l'altra causa, come sempre accade quando i fatti della vita portano i destini delle persone a scegliere strade diverse.

slash_speciale_slash_italia_2014_04L'inattività derivante da questa situazione di stallo post GnR ha portato Slash a rispolverare, nel periodo 1998/2001, il progetto musicale Slash's Snakepit dove, con una serie di altri musicisti è nato ed è stato portato in giro per il mondo il secondo album out of GnR denominato "Ain't life Grand". Per stessa ammissione dell'artista nelle propria biografia, una delle ragioni per cui quell'esperienza ha avuto termine, sta nella pericolosa natura autoindulgente dei membri di quella formazione che avevano fatto di alcol e derivati una pericolosa quanto inefficace linfa vitale.


L'inarrestabile e irrefrenabile vena produttiva dell'artista hanno portato ancora Slash ed alcuni ex membri della formazioni GnR a ritrovarsi sempre nello scantinato di casa Hudson per lavorare su un nuovo progetto musicale. "The project", come all'inizio del nuovo millennio si chiamava quella che è diventata successivamente la vera e propria super band denominata Velvet Revolver, è stato l'incipit di un felice periodo di produzione che ha visto portare alla luce gli album "Contraband" e "Libertad" numero tre e quattro dell'era post GnR. L'inserimento di Scott Weiland nella formazione è stata inizialmente la fortuna e successivamente il punto di rottura di questa formazione che ci ha regalato un sacco di buona musica ma che non ha retto alle problematiche di un personaggio dall'equilibrio minato dai propri demoni mai acquietati dall'uso di sostanze stupefacenti. L'ennesima separazione da un frontman ingombrante, il peso di un confronto con il passato mai di fatto superato, la necessità di interrompere un periodo in cui Slash sembrava vinto da una sorta di "maledizione" che gli impediva di evitare le conflittualità all'interno di una band, hanno portato a congelare l'esperienza Velvet Revoler in un limbo di inarrestabile ricerca di un nuovo cantante che ad oggi non sembra ancora risolto.

 

Slash, iperproduttivo musicista, verosimilmente stanco e logorato da anni in cui la pressione su di lui e sulle formazioni in cui ha militato ne hanno minato la serenità, ha accantonato una serie di idee musicali alla quali ha assegnato per ciascuna un diverso interprete accentrando su di se però il punto focale dell'idea musicale. La necessità di riprendere il controllo di una situazione per anni sfuggita di mano ha così portato alla nascita di quell'album che sembra aver quietato l'animo turbato dell'artista. Ecco che nell'anno 2008 ha visto la luce un egocentrissimo album denominato semplicemente "Slash" - esperienza numero cinque out of GnR - coronamento e pieno soddisfacimento di una esuberanza artistica per troppo tempo inquadrata in soffocanti dinamiche di gruppo. In questo album ciascun pezzo è stato scritto e suonato da Slash ma ciascun brano è stato interpretato da un cantante diverso scelto secondo un personale idea di fondo dell'artista legata alla genesi del brano. Fortunatamente fatale, come il più antico dei sentimenti che muove il mondo, è stato il casuale incontro di Slash con Myles Kennedy, ultimo cantante cui è stato destinato uno dei pezzi da inserire nell'album "Slash". La casuale, spontanea e immediata intesa artistica tra i due sconosciuti ha fatto in modo che i pezzi dedicati a Myles Kennedy diventassero due in quanto a Slash avanzavano dei riff al termine delle lavorazioni. Colpito inizialmente dalla sola e fantastica "Starlight" ecco che è seguita l'altrettanto meravigliosa "Back from Cali". Queste due canzoni hanno sancito l'inizio di quella che è diventata una storia d'amore artistica tra questi due inarrivabili personaggi. Myles Kennedy, inaspettato cantante dalle straordinarie qualità umane e artistiche è divenuto per Slash l'amico e l'artista con cui per anni ha solamente sognato di interagire. Ecco che, facilmente come i buoni sentimenti, è nato un interminabile tour mondiale in supporto del primo album solista di Slash con Myles Kennedy interprete eccezionale di tutta la produzione musicale di Slash dalle origini ai giorni nostri. La magia tra i due artisti, supportati da musicisti di rilievo nell'esperienza live del tour mondiale ha fatto in modo che i soundcheck delle esibizioni live diventassero luogo per confrontarsi su altre idee musicali che sono divenute nel tempo il seguito di questa prima esperienza in solitario di Slash.

 

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Ecco che nel 2012 "Apocalyptic Love" ha visto la luce dove Slash featuring Myles Kennedy accompagnati da "the Conspirators" sono divenuti una vera e propria realtà che casualmente ha fatto capolino nel panorama musicale. Il contatore out of GnR segna ora l'album numero sei! E come ogni incantevole storia d'amore artistica ecco che la magia si perpetua e dopo una tournée mondiale foriera di nuove ed entusiasmanti idee musicali, siamo giunti ai giorni nostri che vedono l'alba di un nuovo ed ennesimo album targato Slash, sopravvissuto al mito, che ha spezzato le catene di un pesante ed ingombrante passato e che ha iniziato a trovarsi a suo agio nuovamente in se stesso. Dotato di una iconica presenza musicale accompagnato da un mirabolante cantante preso in prestito da un gruppo musicale, gli Alter Bridge, che stanno segnando un cambio epocale nel panorama musicale è nato un nuovo e ci auguriamo lungo periodo nel quale avremo modo di ascoltare grande ed entusiasmante musica! Ecco che si apre il capitolo numero sette al quale assisteremo da spettatori in prima fila.




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