Per i fan di una band cresciuta a pane e pop punk come i Broadside, può risultare quasi straniante leggere il titolo e guardare la copertina tenebrosa del nuovo album “Into The Raging Sea”, soprattutto considerando i due lavori già pubblicati in precedenza e i più recenti singoli “King Of Nothing” e “Empty”, colmi di energia e di una positività contagiosa. Ma le sorprese riservate dalla band della Virginia sono meno di quanto ci si possa aspettare a primo impatto.

Se infatti l’opener “The Raging Sea” si differenzia dalla produzione passata del quartetto, prediligendo tematiche e suoni più dark e malinconici, già con la successiva “Foolish Believer” veniamo accolti nuovamente nel mondo a colori a cui i Broadside ci hanno sempre abituato. L’album si mantiene quindi su questa stessa lunghezza d’onda quasi per l’intera durata, andando sul sicuro con ritmi travolgenti (“Overdramatic”), ritornelli orecchiabili, testi sognanti (“Heavenly”) e brani più dolci, come “Dancing On The Ceiling (With You)”. Le novità vengono poi riproposte nei brani conclusivi, come “Burning At Both Ends”, pezzo melodico e basato sul piano.

Forse i Broadside non sono completamente cambiati, ma in questo nuovo “Into The Raging Sea” ampliano la gamma di suoni e sentimenti proposti, andando a mettere la firma su un album più vario e leggermente più dark rispetto ai precedenti. Come ad ogni temporale segue un arcobaleno, così ad ogni dolore segue una successiva crescita.

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