NUOVE USCITERECENSIONITOP ALBUM

Korn – Requiem

I Korn pubblicano finalmente il nuovo album “Requiem”, una fra le uscite più attese del 2022. A tre anni di distanza dall’apprezzatissimo “The Nothing”, la band di Bakersfield sforna nove tracce inedite nate “senza pressioni” o “vincoli di tempo”, come detto da loro stessi. Due anni di pandemia hanno effettivamente avuto la meglio sulla frenesia contemporanea, dando più respiro anche a Jonathan Davis & co. per lavorare all’album.

“Requiem” si pone proprio come suggerisce il titolo: una ritrovata tranquillità creativa che si traduce in un lavoro magari meno sorprendente rispetto a “The Nothing”, meno innovativo rispetto a “Korn”, meno sperimentale rispetto a “Issues”, ma non per questo meno riuscito.

L’album è stato anticipato dai due singoli “Start The Healing”, uscito lo scorso novembre, e “Lost In The Grandeur” pubblicato pochi giorni fa. Una scelta molto azzeccata, con cui i Korn ci hanno fatto pregustare i due brani più rappresentativi dell’album.

Il primo restituisce l’impronta di un lavoro nel complesso orecchiabile e godibile anche per il neofita del genere. Gradevole qui l’inserimento di qualche growl rafforzativo che però non oscura le vocals più tenui. Sul finale ritroviamo un climax particolarmente interessante, in cui Davis ci ricorda quasi De la Rocha in “Killing In The Name”, per quanto sia differente il contesto e i Korn non abbiano certo bisogno di citazioni musicali.

“Lost In The Grandeur” è il singolo più audace fra i due, coinvolgente sin dall’attacco violento e dal successivo riff accattivante che fagocita in un sol boccone due tempi musicali differenti, sembrando quasi un seghetto elettrico che taglia a fette la tensione onnipresente nel brano. Qui la sperimentazione musicale e il vibe melodico la fanno da padrona.

L’opener “Forgotten” sarebbe stata una scelta altrettanto azzeccata come singolo, con le sue chitarre imponenti e l’alternanza fra shout e vocal puliti di Davis. Il suo interludio intenso arrotonda ulteriormente il sound e resta sicuramente fra i brani più impattanti di “Requiem”.

Le chitarre di Munky e Head sono molto dominanti come di consueto e dettano l’atmosfera talvolta cupa, talvolta violenta dei brani come in “My Confession” o “Let The Dark Do The Rest”, ad assoluto beneficio del risultato. Qualche brano meno impattante lo ritroviamo verso la fine con “Penance To Sorrow”, dove la parte strumentale sembra fare fin troppo da sfondo, rendendo il pezzo meno esuberante rispetto al resto.

L’album è comunque abbastanza corto da non risultare stucchevole e lasciarci così con quella piacevolissima voglia di riascoltarlo di nuovo. Senza fretta, senza pretese, ma con la certezza che i Korn restano fedeli a sé stessi, senza ripetersi.

Tracklist

01. Forgotten
02. Let The Dark Do The Rest
03. Start The Healing
04. Lost In The Grandeur
05. Disconnect
06. Hopeless and Beaten
07. Penance to Sorrow
08. My Confession
09. Worst Is On Its Way

Comments are closed.

More in:NUOVE USCITE

0 %