NUOVE USCITERECENSIONI

Ocean Grove – Up In The Air Forever

Paragonati in passato ai Korn di “Follow The Leader” e a tutte le band della golden age del nu e dell’alternative metal, di quegli Ocean Grove è rimasto poco o nulla. In un periodo in cui Avril Lavigne risorge dall’oltretomba e Machine Gun Kelly si divincola dall’hip-hop per approdare ad un blando e pettinato pop punk, la compagine di Melbourne scende dal rovente letto del nu metal accomodandosi sul soffice divanetto del pop rock, vanificando (in parte) le interessanti idee del precedente “Flip Phone Fantasy” e, soprattutto, del riuscito “The Rhapsody Tapes”.

Notevole è il cambio di registro degli australiani, già sperimentato – seppur in maniera più moderata – nel predecessore, udibile chiaramente sin dalla prima “FLAVA” che si fa spazio tra richiami agli Smash Mouth e a quel rock radiofonico che piaciucchia, ma non soddisfa in pieno, così come nella basilare “BORED”, complice la partecipazione fin troppo sterile dei Dune Rats. Dalle venature oasisiane del singolone “SILVER LINING”, efficace nel toccare brit pop e convincente melodia, si vira verso il pop fuori contesto di “HMU”, in cui gli Ocean Grove sembrano ridestare Justin Timberlake gettandolo moribondo in una balera di ventenni.

La sensazione di prodotto senza particolari pretese è vivissima e cresce con l’aumento del numero degli ascolti, eppure non è tutto da buttare questo “Up In The Air Forever”: dalla spinta e distorta “SEX DOPE GOLD”, in cui una buona ritmica si interseca ad un ritornello convincente, alla più pop “BUSTIN’” che trascina con le sue positive vibes. È forse in conclusione che troviamo il pezzo più interessante e particolare del lotto: se gli Ocean Grove volevano testimoniare un cambio di virata decisa, la title track lo dimostra a pieno, tra synth dallo stampo ambient e un Dale Tanner che valorizza finalmente  la sua voce in una traccia che strizza immediatamente l’occhio alla vena più elettronica e eterea dei Deftones. Tutt’altra storia rispetto alle precedenti canzoni, sembra quasi di ascoltare un disco diverso, e ciò ci lascia spaesati, come se gli australiani volessero resettare tutto e indicarci un’ulteriore nuova direzione per il loro futuro prossimo. E ci auguriamo spassionatamente che la bussola rimanga orientata su quella strada.

Rimaniamo con un po’ di amaro in bocca, vuoi perchè le qualità degli australiani sono ben note e vivide, vuoi perchè un filo conduttore chiaro in “Up In The Air Forever” non siamo riusciti a trovarlo: alti e bassi, quindi, nell’ultimo lavoro degli Ocean Grove, che riescono a sradicare una sufficienza risicata con un album che, in fin dei conti, diverte per qualche minuto, ma che fa fatica a rimanere nella memoria degli ascoltatori. Eppure noi rimaniamo ancorati a quella title track, sperando porti idee fresche ed un’ispirazione che in quest’ultimo lavoro sembra essersi affievolita.

Tracklist

01. FLAVA
02. SEX DOPE GOLD
03. CALI SUN
04. BUSTIN’
05. SILVER LINING
06. HMU (ft. Lil Aaron)
07. BORED (ft. Dune Rats)
08. NOISE
09. SILENCE
10. UP IN THE AIR FOREVER

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