Ai Queensrÿche era stata offerta una cifra stratosferica per farli tornare a esibirsi insieme su un palco ma la band rifiutò.

A parlare di questa vicenda è stato Geoff Tate, l’ex cantante della band, al programma “Trunk Nation With Eddie Trunk” lo scorso 24 gennaio.

Alla domanda di un’eventuale reunion della band statunitense, Tate ha risposto:

“Sinceramente non mi aspetto che succeda. Principalmente perché è stata offerta una cifra oscena alla band per tornare a fare un tour insieme, un solo tour e nient’altro. Un paio dei membri dei Queensrÿche hanno rifiutato, non sono interessati in una cosa del genere. Questa cifra stratosferica poteva essere l’unica motivazione valida per tornare insieme ma se non ha funzionato questo.. non c’è speranza che possa funzionare altro.

Dopo la separazione dalla band, Tate ha continuato con la sua carriera solista e ha accettato il fatto di non tornare più insieme alla band.

Sugli anni passati nei Queensrÿche ha commentato:

“Siamo stati insieme per anni e anni. Era tutto sotto controllo e molto proficuo. Abbiamo registrato tanti album, numerosi tour mondiali, abbiamo stretto amicizie e suonato insieme. Abbiamo avuto il nostro tempo. Sarò sempre grato per quello che abbiamo avuto. Questo tempo è passato e non può continuare per sempre. Sono giunti tempi nuovi, più musica da fare, più canzoni da cantare e più pubblico pronto ad ascoltare.

Tate era stato licenziato dalla band nel 2012 e aveva citato in giudizio i suoi compagni per poter usare il nome dei Queensrÿche ma Michael Wilton, chitarrista, Scott Rockenfield, batteria, e Eddie Jackson, basso, lo hanno querelato a loro volta.

I membri della band rimasti insieme hanno vinto la causa continuando a usare il nome “Queensrÿche” invece Tate ha ottenuto il diritto di poter suonare interamente dal vivo gli album: “Operation: Mindcrime” e “Operation: Mindcrime II.

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