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I Subsonica la chiudono in casa. In quello che per una serie di motivi è uno dei concerti più complicati della loro carriera, Samuel e soci riescono ad apporre uno scintillante sigillo a questo primo tour in supporto a “Realtà Aumentata”, decimo album in studio, all’Inalpi Arena della loro Torino.

Sette concerti in dieci giorni, sette arene indoor. Il sesto appuntamento ha però gettato una terribile ombra che ha raggiunto la band e tutta la sua community: un uomo ha perso la vita alla fine del concerto al Mandela Forum di Firenze. Una tragedia che non può lasciare indifferenti e che aleggia intorno ai cinque musicisti per tutta la serata. Lo dice anche Boosta: «non è facile per noi essere su questo palco stasera, ma sentiamo il vostro calore». Torino abbraccia la sua band più rappresentativa, trasformando un semplice concerto in un rito cittadino di rara potenza e bellezza. A pochi metri dal palazzetto c’è un altro appuntamento istituzionale torinese, ovvero il derby della Mole, con Juventus e Torino a darsi battaglia allo Stadio Olimpico. «Manca un reading di Baricco e abbiamo fatto tombola», dice qualcuno col tipico ghigno sabaudo.

Si comincia com’era prevedibile con “Cani Umani”, già opener del disco, e l’impatto visivo e sonoro è sbalorditivo. Il lavoro di stage e lighting design è affidato alla milanese Blearred, che su un progetto di Jordan Babev ha creato uno dei palchi più spettacolari tra quelli visti negli ultimi anni in Italia. Una foresta di cavi elettrici illuminati, un muro stroboscopico, cinque piattaforme idrauliche in grado di sollevare i musicisti fino a cinque metri di altezza e tre schermi led trasparenti in perenne movimento: il palco dei Subsonica è una creatura in continuo divenire, sulla quale si animano i magnifici visual curati dal collettivo torinese High Files, maestri delle illusioni digitali. Il mastodontico lavoro che si cela dietro la riuscita di questo e dei sei precedenti show è all’altezza di questo risorgimento dei Subsonica, che con “Realtà Aumentata” non tornano solo in scena, ma scelgono di ricomporla a loro piacimento.

SubsonicaTorino

Chi sono i Subsonica nel 2024? La risposta a questa domanda emerge cristallina dalle nuove tracce. Sono talento compositivo e impegno politico. Sono forma e contenuto. Sono tradizione e innovazione. In pratica sono tutto ciò che una grande band dovrebbe essere per restare rilevante a trent’anni dall’esordio. C’è “Pugno di sabbia”, che è tutto quel rock a cui non siamo più abituati e che ricolloca i Subsonica al centro di un discorso infinito sulla qualità, perché un singolo contemporaneo così ben riuscito, in ambito rock, è difficile ricordarlo. Si cammina con passo deciso anche sul terreno politico, grazie al potere assertivo di “Nessuna colpa”, anticipata da un attacco frontale di Max Casacci all’attuale governo sul tema dei migranti e delle morti in mare, e “Missili e droni”, anticipato dall’enorme scritta “Stop bombing Gaza” che con terrificante tempismo arriva insieme alla notizia del volo dei droni Iraniani verso Israele. C’è da rabbrividire, eh?

Come se non fosse abbastanza ricco, questo tour dei Subsonica vanta anche molti ospiti, due dei quali tornano a casa proprio come la band che accompagnano. Oltre all’irresistibile intermezzo comico di Fabio Celenza, troviamo infatti i rapper sabaudi Ensi e Willie Peyote, che dopo il featuring di “Scoppia la bolla” sono ufficialmente entrati a far parte della famiglia. «Sono il sesto e il settimo Subsonica», dice Samuel visibilmente divertito da questo frenetico avvicendarsi sul palco. Salta da una pedana all’altra, il frontman che sembra non invecchiare mai, mentre Boosta si arrampica sul suo palazzo di tastiere, Ninja moltiplica le proprie braccia come la dea Kali, Max Casacci offre la sua solita masterclass di stile e Vicio tiene insieme tutti i pezzi, col suo fare istituzionale.

Dopo due ore e mezza di montagne russe emotive, i Subsonica scelgono di chiudere con “Tutti i miei sbagli” e “Strade”, per non sbagliare. Presente e passato non smettono mai di dialogare in questo concerto, dove “Microchip Emozionale” (1999) e “Realtà Aumentata” (2024) si intrecciano e si rincorrono per tutta la serata, evidenziando da un lato la solidità granitica del loro album più rappresentativo – che, va detto, continua a invecchiare divinamente – e dall’altro la grande evoluzione, soprattutto in termini di suoni e produzione. «Questo album è una rinascita», diceva Samuel in fase promozionale. Ed è così: questi Subsonica sono una nuova creatura, vitale e necessaria.

Setlist

Cani umani
Mattino di luce
Pugno di sabbia
Africa su Marte
Cose che non ho
Veleno
Aurora sogna
Liberi tutti
La glaciazione
Discolabirinto
Nuvole rapide
Il centro della fiamma
Missili e droni
Dentro i miei vuoti
Giungla Nord
Universo
Il cielo su Torino (con Ensi)

(intermezzo di Fabio Celenza)

Scoppia la bolla (con Ensi e Willie Peyote)
Numero uno (cover di Ensi, con Ensi e Willie Peyote)
Aspettando il Sole (cover di Neffa, con Ensi e Willie Peyote)
Nessuna colpa
Il diluvio
Lazzaro
Benzina Ogoshi
L’odore
Tutti i miei sbagli
Strade

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