Spotify è da giorni al centro di una vicenda particolarmente delicata che vede coinvolta la nota piattaforma streaming e il popolarissimo autore, commentatore e comico Joe Rogan. Una vicenda che ha fatto perdere a Spotify oltre 2 miliardi di dollari e tantissimi artisti tra cui Neil Young.

Young ha infatti lasciato Spotify con una ferrea decisione, rimuovendo il suo intero catalogo dalla piattaforma.

Nell’opinione dell’artista, Spotify è colpevole di aver ospitato, in via esclusiva, il podcast di Rogan, uno dei podcast più popolari in assoluto, ma dai contenuti decisamente discutibili. L’accusa a Rogan è quella di aver veicolato, nei mesi della pandemia, informazioni fuorvianti sui vaccini e sul covid, diffondendo disinformazioni sulla pandemia, contenuti no vax e teorie complottiste.

L’attacco di Young è arrivato dopo che un gruppo di scienziati e medici ha chiesto a Spotify di rimuovere un episodio del podcast. Il musicista canadese ha prima pubblicato una lettera aperta sul suo sito minacciando di rimuovere tutte le sue canzoni da Spotify se la piattaforma avesse continuato a dar spazio al podcast.  A questo punto ha deciso di rimuovere l’intero catalogo.  A seguire a ruota Young è Joni Mitchell.

Recentemente a commentare la vicenda è arrivato Ted Nugent:

Spero che stia bene e sia felice, ma penso che il suo cervello sia così bruciato da non sapere più se è felice. Non ha più buon senso, è fuori di testa.

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