Un ragazzo con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica) e con una paralisi completa è diventato la prima persona, nelle sue condizioni, ad usare un impianto cerebrale per poter comunicare. Una delle sue prime richieste è stata quella di poter ascoltare un album dei Tool.

Gli scienziati sono stati in grado di comunicare con il paziente attraverso un impianto cerebrale che ha consentito al ragazzo di selezionare lettere e quindi di poter formare delle frasi.

Il paziente, che ora ha 36 anni, all’inizio della sua malattia e non potendo più parlare, ha potuto utilizzare una telecamera eye-tracking per selezionare delle lettere su uno schermo. Successivamente, nel 2018, ha iniziato a collaborare con un gruppo di ricerca dell’Università di Tubinga. In quell’anno il ragazzo riusciva ancora a muovere gli occhi e disse al team di volere un impianto che gli consentisse di poter mantenere la comunicazione con la sua famiglia e con suo figlio.

Da allora, con l’aggravarsi della malattia ha perso i movimenti facciali, diventando il primo paziente a poter comunicare con una paralisi completa del suo corpo.

Inizialmente, la comunicazione tramite impianto non faceva progressi ma successivamente il paziente è stato in grado di formare varie frasi come: “Zuppa di gulasch e zuppa di piselli dolci”; “Vorrei ascoltare l’album dei Tool ad alto volume” e “Amo il mio fantastico figlio”.

Purtroppo, gli scienziati del Wyss Center hanno però affermato che la capacità del paziente di comporre frasi è diminuita e ora risponde principalmente a domande con “SI” e “NO”.

Stando ai tempi in cui lo studio è stato condotto, è molto probabile che il paziente avesse chiesto di ascoltare l’album del 2019 dei Tool, “Fear Inoculum”. Non si sa tuttavia se la richiesta del ragazzo è stata esaudita.

Comments are closed.