Uno studio condotto dalla BMJ Global Health afferma che oltre un miliardo di giovani rischiano di sviluppare problemi all’udito a causa della musica ascoltata a volume troppo alto. Lo studio ha preso in esame i giovani compresi nella fascia di età compresa tra i 12 e i 36 anni.

I problemi uditivi nel mondo.

Un’indagine della World Health Organization (WHO) ha concluso che oltre 430 milioni di persone nel mondo soffrono di problemi uditivi inabilitanti. Nello studio è emerso che i giovani sono particolarmente vulnerabili a causa dell’uso di dispositivi di ascolto personali (personal listening devices, PLD), come smartphone, cuffie e auricolari, e della frequentazione di locali con musica ad alto volume, in un contesto di scarsa applicazione delle norme.

Lo studio della BMJ Global Health.

Lo studio si è concentrato principalmente sull’esposizione volontaria al rumore in ambito ricreativo dei giovani e sulle loro cattive abitudini di ascolto, constatando che una percentuale di giovani compresa tra il 23.81% e il 48.20% sono soliti ricorrere a tali cattive abitudini; il risultato è che oltre un miliardo di questi giovani rischiano problemi uditivi come acufeni transitori o permanenti, alterazioni dell’udito e perdita dell’udito in età avanzata. La studio sostiene che i giovani tendono ad ascoltare la musica tramite i PLD ad un livello superiore ai 105 decibel, arrivando addirittura ai 112 decibel dei concerti. Gli esperti hanno concluso che per evitare problemi uditivi derivanti dalla musica, il volume di questa non dovrebbe superare gli 85 decibel.

Lo studio completo può essere consultato nel sito ufficiale della BMJ Global Health.

Comments are closed.