Magnum
The Valley of Tears - The Ballads

2017, Steamhammer/SPV
Melodic Rock

Recensione di Marilena Ferranti - Pubblicata in data: 30/12/16

Preparatevi a sospirare tanto. Ogni volta che Tony Clarkin, Bob Catley & co. si sono cimentati con materiale più "rilassato", mettendo in evidenza il loro lato più sensibile, i loro lavori hanno raggiunto vette di emotività insostenibile e una profondità disarmante. "Bisogna offrire ai fan qualcosa per cui sognare insieme", ha dichiarato il chitarrista, compositore e produttore Clarkin rivelando la ricetta del successo di questa logica in occasione del lancio del loro ultimo album "Sacred Blood - Divine Lies".
 
Senza ballate classiche come "Lonely Night` e "When The World Comes Down", il repertorio dei Magnum suonerebbe incompleto. E' stato quindi più che naturale per la band raccogliere le migliori ballads dalla loro lunga carriera in questo "The Valley Of Tears - The Ballads", invitandoci a seguirli in un viaggio all'insegna, appunto, della lacrima facile. L'album è composto da dieci tracce - la maggior parte di esse rimasterizzate, remixate o ri-registrate, il tutto presto pronto per allietare le vostre cuffie (gennaio 2017).
 
Pare che l'ispirazione iniziale per l'album in realtà non sia venuta dai membri della band: "L'idea di questo album è stata originariamente ispirata da mia figlia." - Ha spiegato Clarkin - "qualche mese fa mi ha fatto notare che nel nostro repertorio sono presenti una serie di "lentoni" notevoli, e che sarebbe stato bello raccoglierli in una sorta di compilation". Quelli della Steamhammer / SPV sono stati immediatamente attirati dall'idea, e così l'abbiamo sviluppata. 
Il materiale proviene da diverse "fasi creative" della band. Oltre alle versioni rimasterizzate delle ballads più recenti tratte da "Into The Valley Of The Moonkings", "The Visitation" e "Sacred Blood Divine Lies" troverete una versione acustica del classicone "Lonely Night" e una versione live di "When the World Comes Down" dal loro cult dell' 86 "Vigilante".
 
Una curiosità interessante: l'artwork del disco è stato ispirato dalla collaborazione con un amico fotografo di Clarkin, che ha realizzato dei meravigliosi ritratti della donna in copertina enfatizzati poi l'estro creativo di un paio di altri artisti che hanno aggiunto la vibrante colorazione in fase di postproduzione dello scatto.
Il nostro consiglio? Se siete tristi, depressi o disperatamente innamorati ma non ricambiati, allontanatevi lentamente e con le mani in alto. Se invece vi sentite in vena di struggente romanticismo e meravigliosi ascolti sognanti, vestitevi, salite in macchina, e appena sarete lanciati su una strada deserta al tramonto con la vostra lei/il vostro lui al vostro fianco, inspirate profondamente e premete PLAY.




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