Nel corso di un’intervista rilasciata a Best Classic Bands, David Crosby ha annunciato l’intenzione di ritirarsi definitivamente dalle scene live. L’artista ha dichiarato:

Non farò più tour. Ho ottant’anni, sono vecchio. E andare in giro su un tour bus, oggi come oggi, per me è difficile. Molto difficile. E’ una cosa che ti stanca parecchio. Sono troppo anziano per farlo: non ho più la forza, né la resistenza”.

Le dichiarazioni sul Covid

Nella stessa intervista il cantautore ha parlato anche del Covid, virus che ha contratto in tempi recenti:

E’ stato orribile. Il Covid è una malattia molto strana, ti fa stare terribilmente male. E’ stato molto spiacevole, e affatto divertente. Se possibile, fate di tutto per evitarlo”.

La pandemia aveva già inciso sulla carriera di Crosby facendogli maturare la decisione di vendere il proprio catalogo editoriale a Iconic Artists Group. Prima ancora di cedere i diritti sul suo repertorio alla società guidata Irving Azoff, l’artista aveva individuato proprio nelle restrizioni adottate dal governo americano per arginare la diffusione del virus una delle ragioni che l’hanno costretto alla vendita. Crosby aveva dichiarato a riguardo:

 Non posso lavorare, e lo streaming sta rubando i miei soldi. Ho una famiglia e un mutuo da pagare: devo prendermi cura dei miei cari, quindi questa è la mia unica opzione. Sono sicuro che anche altri siano nella mia stessa situazione”.

La società di Azoff aveva acconsentito a non concedere a Spotify l’utilizzo del repertorio di Crosby, che si era espresso in termini molto polemici riguardo le percentuali corrisposte agli artisti dal DSP guidato da Daniel Ek.

A dire il vero non mi piace nessun servizio di streaming, perché non ci pagano abbastanza. Le loro proporzioni con le quali dividono i ricavi sono completamente sbagliate. Stanno facendo miliardi e ci pagano pochi spiccioli, e questo non va bene. Non va bene che si tengano metà di quanto mi spetta, soprattutto per quanto riguarda gli artisti più giovani, che non riescono a campare del loro lavoro. E’ profondamente sbagliato. E poi non mi piace la qualità dell’audio con la quale viene trasmessa la musica, che è davvero molto bassa. Il futuro è questo, ma non sono costretto a stare zitto fingendo che sia giusto per prendermi i loro soldi. Non li voglio, i loro soldi: voglio indietro quello che avevo. Non voglio continuare a leccargli le scarpe per il loro pietoso dollaro e mezzo con il quale mi stanno pagando. Non stanno facendo una cosa giusta, e a lungo termine sarà proprio questo a fregarli. Il karma li schiaccerà. Non so quando, ma spero presto”.

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