I Dead Lakes tornano con l’EP “New Language”, a due anni di distanza dal precedente “Nothing Is Sacred” e, nonostante sia passato così poco tempo, i cambiamenti proposti sono molti. Ad anticipare gli stravolgimenti di sound presenti in queste 5 nuove canzoni è proprio il titolo del lavoro, più esplicativo che mai. Le origini post-hardcore della band scompaiono a livello musicale e vengono sostituite da sonorità più pop ed R&B, restando comunque intatte nei contenuti. Uno degli elementi che caratterizza l’EP è, infatti, il netto contrasto tra la scelta di titoli in molti casi idilliaci (come “Paradise” o “Close 2 Me”) rispetto al contenuto dei testi, che illustrano una realtà molto più cruda.

I due pezzi che evidenziano meglio questo aspetto sono “SMS Happiness” e “Close 2 Me”: la prima illustra il desiderio di provare emozioni vere anche attraverso uno schermo, per poi arrivare a chiedersi come mai ogni sensazione digitale sia così fredda e distaccata; la seconda descrive invece muri troppo alti e parole non dette o non ascoltate. L’EP termina poi con la title track, con la consapevolezza che il silenzio, anche se in modo antitetico, può comunque rappresentare una forma di comunicazione.

“New Language” è un primo passo verso nuovi orizzonti mai esplorati in precedenza dai Dead Lakes, che implementano, in questo modo, una solida base da cui partire per una futura maturazione e crescita della band.

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