Secondo quanto riportato da DW.com, l’indagine avviata dalla Procura di Berlino nei confronti di Till Lindemann per presunti reati di natura sessuale e spaccio di stupefacenti è stata archiviata poiché non sono state trovate prove a sostegno delle accuse.

Il cantante sessantenne dei Rammstein era stato accusato da Shelby Lynn, una ventiquattrenne irlandese, di averla drogata senza il suo consenso durante una festa nel backstage dello show della band a Vilnius, in Lituania, il 22 maggio scorso. Inoltre, Lynn aveva affermato che Lindemann l’aveva successivamente invitata a avere rapporti sessuali. Queste affermazioni erano state seguite da accuse simili da parte di altre ragazze.

L’indagine, avviata a giugno dalla Procura di Berlino in risposta a tali dichiarazioni, è stata chiusa senza che emergessero prove a carico di Lindemann per i reati di cui era stato accusato. Gli investigatori hanno giudicato le dichiarazioni di Shelby Lynn come eccessivamente vaghe.

Anche le indagini condotte dalle autorità lituane a seguito degli eventi verificatisi a Vilnius non hanno fornito prove che possano dimostrare la colpevolezza di Lindemann nei reati menzionati.

La band si è recentemente esibita in Italia lo scorso primo luglio allo Stadio Euganeo di Padova

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