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Shinedown – Planet Zero

Gli Shinedown sono arrivati al loro settimo album in studio: esce, infatti, il loro nuovo lavoro, “Planet Zero”, a quattro anni di distanza dal precedente “Attention Attention”.

Ad aprire il disco, lungo ben 20 tracce (intermezzi inclusi), troviamo un’intro strumentale dalle tinte epiche, che sfocia poi nelle chitarre potenti e in un sound che strizza quasi l’occhio al thrash di quella che si potrebbe considerare la vera opener, “No Sleep Tonight”. Segue la title track, un pezzo in perfetto stile Shinedown, diciassettesimo singolo entrato al numero uno della Billboard Rock Chart. Al primo ascolto, tuttavia, non dà l’idea di una hit.

Curioso l’intermezzo “Welcome”, fatto di synth accompagnati da una voce registrata che introducono alla più calma “Dysfunctional You”, pezzo azzeccato, sicuramente uno dei migliori dell’album e che fa pensare forse che la band dovrebbe dedicarsi più alle ballad. Tuttavia si torna subito a sonorità più aggressive con “Dead Don’t Die”, a cui fa seguito un altro intermezzo elettronico che, ancora una volta, sembra preannunciare una promessa che non viene poi mantenuta. I synth sono difatti quasi del tutto assenti nei pezzi, che strizzano molto più l’occhio al rock’n’roll e alla sua formula classica fatta di chitarre potenti, voci aggressive e batteria pesante.

Torna invece la chitarra classica in “A Symptom Of Being Human”, un’altra commovente ballad dalle tinte malinconiche che tuttavia suona un po’ come già sentito, e la più riuscita “Hope”. A metà disco ancora una volta viene quasi da chiedersi come la band non punti maggiormente su brani più lenti, ma continuano a padroneggiare i pezzi più pesanti ed energici. In “Clueless And Dramatic” oltre che influenze classic rock si percepiscono anche tinte punk e grunge, come anche in “Army Of The Underappreciated”.

Un sound più elettronico caratterizza invece “Sure Is fun” in cui sembra quasi ascoltare gli Imagine Dragons, in un brano orecchiabile, dallo stile teen, ma che funziona, così come la successiva”Daylight”. Torna tutta la potenza degli Shinedown in “The Saints Of Violence And Innuendo”, che tuttavia non si distingue troppo da altre canzoni della band, mentre a chiudere l’album è “What You Wanted”, che nuovamente rimanda ad un sound adolescenziale e che porta a domandarsi cosa voglia la band per il suo futuro.

Se la risposta a questa domanda è quella di diventare un riferimento per i teenagers amanti del rock allora l’obiettivo si può dire riuscito benissimo. Per quanto riguarda il resto “Planet Zero” non sembra offrire una grandissima novità nel panorama musicale attuale.

Tracklist

01. 2184
02. No Sleep Tonight
03. Planet Zero
04. Welcome
05. Dysfunctional You
06. Dead Don’t Die
07. Standardized Experiences
08. America Burning
09. Do Not Panic
10. A Symptom Of Being Human
11. Hope
12. A More Utopian Future
13. Clueless And Dramatic
14. Sure Is Fun
15. Daylight
16. This Is A Warning
17. The Saints Of Violence And Innuendo
18. Army Of The Underappreciated
19. Delete
20. What You Wanted

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