Paul McCartney ha recentemente dichiarato di essere stato lui l’autore del testo della canzone dei Beatles “A Day in the Life” anziché John Lennon, come era noto. McCartney sembra inoltre aver cambiato la sua spiegazione sul retroscena che ha dato vita al brano.

I retroscena del brano

L’ex bassista/cantante dei Beatles aveva affermato che la canzone contenuta nell’album “Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band” del 1967 fosse stata ispirata da un politico drogato che “si è fatto esplodere la mente in un’auto”. Il suo compagno di band Lennon lo aveva contraddetto, dicendo che era basato sull’incidente d’auto che uccise la ventunenne erede della Guinness, Tara Browne, nel 1966.

The Lyrics

McCartney ha deciso di riprendere la versione di Lennon nel suo prossimo libro “The Lyrics”, affermando che le parole riguardano davvero Browne, che considerava un’amica. Nel libro, in uscita martedì 2 novembre, McCartney dice di Browne: “Ho scritto di lui in ‘A Day in the Life’: ‘He blew his mind in a car/he didn’t notice that the lights had changed’”. Il musicista tuttavia dichiarò precedentemente in una biografia del 1997, “Many Years From Now”

Si pensa che Tara Browne, l’erede della Guinness, sia colei che ha ispirato il testo, cosa che non credo. Ho immaginato un politico bombardato di droga che si fosse fermato a dei semafori e non si fosse accorto che i semafori erano cambiati

Il testo è considerato da McCartney come il più vicino a un’autobiografia, come dovrebbe raccontare in “The Lyrics”. Il libro è in lizza per il premio Waterstones Book Of The Year.

Comments are closed.