Trouble
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Comeback Kid – TROUBLE EP

Conquer the world, take it by any means
Saying: “If I can’t have it neither can you”

Dichiarazione d’intenti senza mezze misure: cosa c’è da aspettarsi da un gruppo come i Comeback Kid? Il quintetto di Winnipeg torna dopo appena due anni dal micidiale “Heavy Steps” e sforna una nuova uscita, questa volta per SharpTone: “TROUBLE EP”. Alla produzione John Paul Peters, che di hardcore canadese ne sa qualcosa (Propagandhi e Cancer Bats tra le sue collaborazioni); mixato e masterizato da Will Putney, che invece se ne intende di metal estremo (sia come musicista che come produttore). Le basi per un buon lavoro ci sono tutte.

Certo, a 2 anni dall’ultima uscita si poteva offrire anche qualcosa di più di 12 minuti, qualcuno potrebbe obiettare. Ma siamo pur sempre in territorio hardcore e la lunghezza non è un attributo che appartiene a questo genere.

La prima cosa che possiamo notare all’ascolto di questo EP è che i toni si sono alleggeriti: non fraintendiamoci, niente chitarre acustiche o falsetti. Tuttavia, se “Heavy Steps” sfociava nel beatdown, ora i Comeback Kid tornano un po’ sui loro passi, riportando le tipiche melodie del loro sound, ma senza rinunciare alla pesantezza.

La quasi title track, “Trouble In the Winner’s Circle”, rappresenta appieno questa scelta: melodic hardcore molto aggressivo ma comunque catchy grazie al lavoro dei chitarristi Jeremy Hiebert e Stu Ross, soprattutto nel bridge, dove perfino Andrew Neufeld mette da un po’ da parte l’incazzatura e ci offre una linea cantabile senza doversi strappare le corde vocali.

“Disruption” è l’attacco più potente del disco, di una velocità che viene interrotta solo dalla ferocia di un azzeccatissimo breakdown, che si presenta a metà brano e verso il finale, uno spazio di respiro prima di impazzire nuovamente. Sicuramente la troveremo nella setlist dei loro prossimi concerti, data la sua forte predisposizione per i live.

“Chompin’ At The Bit” è ancora più hardcore in senso stretto, almeno all’inizio: le corde di Chase Brenneman si muovono rapide, scalpitano. Il ritornello invece potrebbe essere reinterpretato da un gruppo pop punk, data la melodia assai cantabile e, ancor di più, il ritmo evergreen del genere, sfruttato da Loren Legare.

“Breaking and Bruised” chiude l’EP come perfetto epitome – che ironicamente dura ben più delle altre tracce: ai 5 canadesi piace scuoterci ma anche sedurci, colpirci violentemente con urla, colpi di batteria e basso, ma al tempo stesso farci canticchiare la melodia delle chitarre. Fare un balletto spensierato per poi partire di prepotenza con l’headbanging: così si potrebbe riassumere “TROUBLE EP”.

Ciò che resta da fare è attendere il loro arrivo, per verificare se anche dal vivo riescono a mantenere questo dualismo.

Tracklist

01. Trouble In The Winner’s Circle
02. Disruption
03. Chompin’ At The Bit
04. Breaking and Bruised

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