Non abbiamo fatto in tempo ad accorgerci della loro assenza, che eccoli tornare. A quasi un anno esatto dal loro sold out ai Magazzini Generali di Milano, i Bad Omens sono tornati con un nuovo sold out, questa volta all’Alcatraz. E torneranno quest’estate, in apertura ai Bring Me The Horizon in occasione degli I-Days, sempre a Milano.

Il pubblico della serata è quello che ci aspettavamo: molto giovane, con smartphone e batteria esterna di sicurezza sempre a portata di mano, pronto a pubblicare ogni secondo della serata su TikTok. E gli immancabili genitori, alcuni con aria annoiata in un angolo del locale, altri quasi più carichi dei rispettivi figli sotto il palco. Un mix senza dubbio interessante.

Ce lo aspettavamo perché è proprio sui social che i Bad Omens sono esplosi pochi anni fa, raccogliendo con il tempo un sacco di consensi dalla critica e suonando con band di ogni calibro. E per questo tour hanno deciso di farsi accompagnare da un’altra star del web: Poppy, pseudonimo di Moriah Rose Pereira, giovane artista diventata famosa grazie a Youtube. Le luci si abbassano, i bassi iniziano a far vibrare il pavimento, ed è proprio con lei che la serata ha inizio.

Poppy

Poppy_SpazioRock

Con la precisione di un orologio svizzero, alle 20:00 un’intro dal sound elettronico accompagna l’artista sul palco. Il primo pezzo, “BLOODMONEY”, ha un’energia impressionante, che investe ogni singola persona presente nel locale (compresa la sottoscritta). Una carica inaspettata, che mescola suoni elettronici, chitarre metal, voce pop: è stato come ascoltare un mix tra le BABYMETAL e Ghostemane, con un pizzico di Hilary Duff. Senza dubbio un genere che o si ama o si odia, senza vie di mezzo. La scaletta prosegue senza sosta, mettendo in mostra un’indubbia bravura e un grande desiderio di piacere al pubblico. Ho notato, però, poco coinvolgimento con le persone sottopalco, non so se dovuto alla poca esperienza live o a una scelta voluta. Nel complesso, un buono show che riesce a caricare i fan dei Bad Omens, ora prontissimi a dare un benvenuto come si deve alla band.

Setlist

BLOODMONEY
Church Outfit
Bite Your Teeth
I Disagree
X
Hard
Fill The Crown
Sit / Stay
Anything Like Me
Scary Mask
Concrete

Bad Omens

BadOmensBand

E dopo una ventina di minuti circa, ecco comparire una serie di visual sugli schermi presenti sul palco. Pochi secondi dopo, arrivano i primi accordi del brano di apertura e compaiono, uno alla volta, i membri della band. La folla è già in visibilio, tra smartphone in diretta social e urla scatenate; e quando arriva Noah Sebastian non si tiene più nessuno. “ARTIFICIAL SUICIDE” è un inizio perfetto, violento il giusto, carico di quell’energia di cui si ha bisogno all’inizio di un live.

La scaletta prosegue senza sosta, con pezzi vecchi e nuovi, ma tutti palesemente apprezzati dal pubblico, che non si ferma un secondo. La scenografia dà quel tocco in più a tutta la serata: cannoni di fumo, coriandoli, video ed effetti visivi proiettati sugli schermi… uno show da veri professionisti, studiato in ogni minimo dettaglio.

Anche sul lato tecnico, non si può dire nulla: Noah Sebastian fa sfoggio di una tecnica vocale impeccabile, capace di passare senza sforzo dalle note più alte delle clean vocals al growl più profondo. Il tutto accompagnato dagli altri membri della band, precisi su ogni singola nota. Non sarò la fan numero uno dei Bad Omens, ma non posso negare di aver assistito a uno degli show meglio eseguiti che abbia visto negli ultimi anni.

Nota di merito va alla performance di “V.A.N.”, ultimo singolo della band con Poppy, che compare sul palco e dimostra di riuscire a tenere benissimo il palco insieme a loro. C’è un’ottima sinergia tra lei e Noah, mentre cantano sento qualcuno che urlo “Secondo me stanno insieme” e si scatena un momento gossip in un gruppo di persone.

Siamo quasi alla fine della setlist e nessun membro dei Bad Omens sembra accusare stanchezza, nonostante sia l’ultima data del tour europeo. Si passa da brani più potenti ad attimi di pace, attraversando l’intero spettro emotivo della band, fino ad arrivare alla chiusura con “Just Pretend”. Un saluto e tante persone se ne vanno, senza aspettare per vedere se lo show è davvero concluso. E infatti, dopo qualche minuto, ecco partire un video con una voce narrante che riporta tutta la band sul palco. È il momento dell’attesissima “CONCRETE JUNGLE”, per poi concludere con “Dethrone”, brano del 2019 amato da fan vecchi e nuovi.

Mi dirigo verso l’uscita, commento con amici e sconosciuti, vedo volti stanchi ma soddisfattissimi. E mi rendo conto di quanto la musica riesca non solo a unire le persone, ma anche a riempire quei vuoti che tutti noi abbiamo dentro.

Setlist

ARTIFICIAL SUICIDE
Like a Villain
Glass Houses
The Grey
What Do You Want From Me?
Limits
IDWT$
Take Me First
Bad Decisions
Nowhere to Go
V.A.N (ft. Poppy)
Broken Youth
Miracle
Never Know
THE DEATH OF PEACE OF MIND
Just Pretend
CONCRETE JUNGLE
Dethrone

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