NUOVE USCITERECENSIONI

Giant – Shifting Time

Solida uniformità. Questo è quello che ci viene in mente al primo ascolto di “Shifting Time”, il nuovo album dei Giant. Dopo più di un decennio dalla loro ultima fatica “Promise Land” (2010), il gruppo fondato nel ’87 dai fratelli Duff pone fine al lungo letargo, pubblicando 12 tracce inedite per Frontiers Records.

I Giant sono soliti farsi attendere: dalla loro reunion nel 2001 sotto l’egida di Frontiers hanno pubblicato tre album, debuttando con “III”, un’autentica pietra miliare del rock melodico sopravvissuto agli anni ’80. Del resto, la band se ne intende di pietre miliari, avendo solcato la scena musicale negli anni d’oro del genere con “Last of the Runaways” e “Time to Burn”. Nel 2010 i Giant ci riprovano con Terry Brock che sostituisce Dann Huff al microfono e John Roth, new entry alle chitarre.

Per “Shifting Time” i Giant cambiano di nuovo formula, ingaggiando Kent Hilli alla voce, con rinnovato entusiasmo da parte dei veterani della band David Huff e Mike Brignardello. Anche Dann Huff ha dato la sua benedizione, partecipando come lead guitar sulla terza traccia dell’album “Never Die Young”.

Le premesse ci sono tutte, ma chi si aspetta un ritorno in pompa magna rimarrà deluso. Siamo sicuramente lontani dalla grinta di “III” e dal genio inarrivabile di “Last Of The Runaways”, ma del resto non possiamo aspettarci che nel 2022 si riscriva la storia del melodic rock. Se si ascolta “Shifting Time” con ragionevole distacco, si riesce ad apprezzare un album carico dei sontuosi assoli di John Roth, in perfetto equilibrio con l’ottima performance di Kent.

L’opener strumentale “Shifting Time” introduce l’orecchio all’ascolto. “Let Our Love Win” è sicuramente il brano più rifinito e rotondo in termini di sound, con la sua intro potente che si dà il cambio con un bridge simil-epico, preparando le chitarre di Roth al decollo. Cambi repentini di cifra stilistica, stavolta meno riusciti, anche all’interno di “Highway Of Love”. L’attacco bluesy è in contrasto fin troppo netto con il bridge e il ritornello puramente AOR.

Oltre ai solidi assoli di Roth, anche Kent dimostra di essere una colonna portante essenziale per il sound dei nuovi Giant. Ottima estensione vocale, particolarmente efficace nelle power ballad “Anna Lee” e “It’s Not Over”.

L’album si chiude con le atmosfere cupe di “I Walk Alone” convincendo anche i più scettici che Kent e Roth sono in perfetto equilibrio fra loro, non sovrastandosi mai.

“Shifting Time” è un album perfettamente coerente in termini di sound, senza sbavature. Molto preciso e pulito, il quinto album in studio dei Giant è chiaramente frutto di un lavoro intenso in termini di produzione, anche se manca qualche perla di livello, come lo è “Let Our Love Win”.

Tracklist

01. Shifting Time
02. Let Our Love Win
03. Never Die Young
04. Don’t Say A Word
05. My Breath Away
06. Highway Of Love
07. It’s Not Over
08. The Price Of Love
09. Standing Tall
10. Anna Lee
11. Don’t Wanna Lose You
12. I Walk Alone

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